28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
L'evento

Invecchiamento del volto: specialisti friulani di chirurgia plastica a Chicago

Per la prima volta un gruppo di medici della Clinica di Chirurgia Plastica dell’Università di Udine sarà presente al congresso dell'American Society of Plastic Surgery

UDINE – Per la prima volta un gruppo di medici udinesi sarà presente al congresso della Società Americana di Chirurgia Plastica (American Society of Plastic Surgery - Asps) in programma a Chicago dal 28 settembre al primo ottobre. Al più importante avvenimento scientifico a livello mondiale per gli specialisti di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, quest’anno interverranno anche i rappresentanti della Clinica di Chirurgia Plastica dell’Università di Udine, grazie a uno studio compiuto sulle dinamiche di invecchiamento della regione periorbitaria.

I CONTENUTI DELLA RICERCA - All’interno del volto, la regione orbito-palpebrale rappresenta la parte coinvolta in maniera più evidente nei processi di invecchiamento e, storicamente, quella maggiormente sottoposta a trattamenti medici e chirurgici per correggere i cambiamenti indotti da questi processi. Le modifiche provocate dal passare del tempo interessano in maniera differente ma correlata le diverse strutture anatomiche del nostro viso: ciò che accade ai tessuti del viso non è solamente un cambiamento della posizione, ma anche una perdita o un aumento del volume nelle diverse parti del volto. Obiettivo di questo studio, ideato dal professor Pier Camillo Parodi, con la collaborazione dei dottori Fabrizio De Biasio, Nicola Zingaretti e Giovanni Miotti, è stato quello di chiarire sempre di più le dinamiche di invecchiamento del volto, in particolare della sua porzione orbito-palpebrale, mediante l’osservazione delle caratteristiche di questa regione anatomica nella stessa persona in diverse epoche della sua vita.

I POSSIBILI SVILUPPI - «Con il passare del tempo la porzione mediale del sopracciglio tende ad alzarsi, si accentuano le rughe frontali, diminuisce la larghezza della rima palpebrale, si sposta medialmente il punto piu alto della palpebra superiore ed aumenta il solco naso-jugale», queste le conclusioni degli autori dello studio. «Mentre negli uomini ritroviamo più frequentemente la dermatocalasi della palpebra superiore, le borse palpebrali inferiori e l’allungamento della palpebra inferiore, nel sesso femminile appare più presente la ptosi palpebrale e si sposta maggiormente verso il basso il canto laterale». Tale lavoro ha confermato la stretta relazione tra i cambiamenti che colpiscono la palpebra superiore e i cambiamenti riflessi interessanti il sopracciglio. Pertanto la regione palpebrale e sopracigliare devono essere considerati un tutt’uno per quanto concerne le dinamiche di invecchiamento e, di conseguenza, le loro strategie di ringiovanimento. Lo studio (unico nel suo genere a livello mondiale) proseguirà in fasi successive, attraverso la valutazione di come sia fattori esogeni (ad esempio fumo, esposizione a raggi ultravioletti) che fattori endogeni (genetica, dieta) possano avere un ruolo su tale processo di invecchiamento.