29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
collaborazione transfrontaliera

Progetto Beat: sviluppo della cantieristica navale sull'asse Italia-Croazia

I partner a Pordenone (7 giugno) per il primo Project Steering Committee. Con BEAT confronto con 30 aziende per migliorare attitudine all’innovazione; coinvolte anche UniTs, Maritime Technology Cluster FVG e Università di Fiume

PORDENONE – A Pordenone un ponte fra Italia e Croazia per sviluppare la cantieristica navale e rafforzare le relazioni commerciali fra imprese e centri di ricerca che operano nell’area adriatica. Nell’ambito del Programma Interreg V Italia-Croazia 2014-2020, che ha approvato 22 progetti candidati al finanziamento del bando Standard Plus, il progetto BEAT (Blue enhancement action for technology transfer) vedrà collaborare sette partner transfrontalieri: ConCentro, azienda speciale CCIAA Pordenone, Unioncamere del Veneto; Autorità portuale di Venezia; Università di Trieste – Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche; Maritime Technology Cluster FVG; Agenzia per lo sviluppo regionale della Regione dell’Istria e Università di Fiume – Dipartimento di Biotecnologie.

 

PROGETTO BEAT - Giovedì 7 giugno, in CCIAA, si svolgerà l’incontro di progetto ed il primo Project Steering Committee fra i partner del progetto BEAT. «Una iniziativa – spiega Giovanni Pavan, Presidente CCIAA – che intende rafforzare l’innovazione e la cooperazione fra le imprese e i centri di ricerca operanti nell’area di programma Interreg V Italia-Croazia 2014-2020. In particolare BEAT punta a stimolare lo sviluppo della creazione di un cluster transfrontaliero nelle tecnologie della Blue Economy, comprendente il settore della cantieristica nautica, e migliorare la competenza delle imprese nell’innovazione ed organizzazione dei processi manageriali interni». L’importanza dell’innovazione per la competitività delle imprese è imprescindibile. Ma l’attitudine all’innovazione non si genera automaticamente, richiede un appropriato clima aziendale nel quale formarsi e crescere, oltre ovviamente a uno stile di direzione adeguato che incoraggi le persone a contribuire con le proprie idee. Spesso, anche se in maniera inconsapevole, le imprese commettono errori nel gestire il clima aziendale generando noia e senso di frustrazione nei collaboratori.
L’attività del progetto BEAT prevede il coinvolgimento di 30 imprese (20 italiane e 10 croate) nella valutazione della situazione aziendale. In particolare l’obiettivo del servizio 'Misurazione e benchmarking della capacità innovativa dell’azienda', offerto da BEAT alle imprese, è quello di aiutare le aziende a gestire meglio il clima e l’attitudine all’innovazione. Ricercatori dell’Università degli Studi di Trieste, Università di Padova e Centro di Trasferimento Tecnologico dell’Università di Fiume si confronteranno direttamente con le aziende raccogliendo dati dai dipendenti e forniranno ai partecipanti un report di benchmarking unito a qualche suggerimento pratico. Grazie ai risultati raccolti, le imprese avranno la possibilità di capire quali sono i problemi principali che le affliggono e comparare i risultati ottenuti con quelli di aziende a loro simili.