6 maggio 2024
Aggiornato 02:01
Udine

Mazzolini se la prende con il Prefetto: «Ci manca di rispetto»

Per il vicepresidente del Consiglio regionale non essere accettati al confronto con i cittadini sui migranti in arrivo a Bordano «è un atto gravissimo»

BORDANO – C’erano anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, e il deputato Daniele Moschioni, all’incontro organizzato in Prefettura, a Udine, per discutere dell’arrivo di un gruppo di 10 migranti a Bordano. Ma i due esponenti della Lega non sono stati accolti dal prefetto Vittorio Zappalorto. Questa, almeno, la versione dei fatti fornita dal leghista Mazzolini. «Ritengo quanto accaduto gravissimo, ma non nei confronti del sottoscritto quanto dell’istituzione che rappresento, e cioè della Regione Fvg. Una grave mancanza di rispetto». A dirlo è lo stesso Mazzolini che tra i primi, una settimana fa, ha sollevato la questione dei migranti a Bordano. 

MAZZOLINI ATTACCA IL PREFETTO - Smessi i panni da vicepresidente del Consiglio, Mazzolini indossa quelli da leghista e attacca: «Avrei voluto assistere alla riunione per ascoltare – aggiunge – ma evidentemente le istituzioni valgono a seconda del colore politico di chi le rappresenta. Resto allibito da quanto accaduto e mi aspetto le scuse del prefetto, che a differenza di un consigliere regionale o di un parlamentare non rappresenta il popolo, ma solo l’apparato, la burocrazia, la boriosità dello Stato. Una figura – conclude – che da tempo la Lega vorrebbe eliminare per la sua inutilità». 

CONTRARIETA' ALL'ACCOGLIENZA DIFFUSA - Sul tema migranti, Mazzolini rincara la dose: «Non può esistere che persone di cui non si conosce nulla, né la provenienza, né i precedenti, né lo stato di salute vengano ‘spediti’ in una frazione di un paese come Bordano, dove non avranno nulla da fare se non starsene con le mani in mano o andare alla ricerca di una rete wi-fi. Siamo disposti ad aiutare solo le famiglie e chi realmente scappa da una guerra. Gli altri possono tranquillamente essere rimpatriati».