Professori universitari ‘in esclusiva’: in realtà avevano anche altri incarichi
Indagine della Gdf che ha smascherato 411 furbetti: 5 appartendono agli atenei del Friuli Venezia Giulia
UDINE – Sono professori universitari, ma non hanno rinunciato a esercitare la professione privata. Per questo 411 persone sono finite nei guai e ora dovranno risarcire lo Stato. Ad anticiparlo è il Corriere della Sera, che ha divulgato gli esiti di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza. Di questi 411 ‘furbetti’, 5 appartengono agli atenei del Friuli Venezia Giulia, le Università di Udine e Trieste. Ne mirino ci sono le facoltà di Ingegneria, Architettura e Chimica.
LA LOMBARDIA E' LA REGIONE CHE STA PEGGIO - I professori segnalati avrebbero disatteso la legge che prevede per chi sceglie il lavoro a tempo pieno, e quindi un impegno accademico esclusivo di 350 ore, il divieto di svolgere ulteriori attività e di accettare incarichi presso la pubblica amministrazione. La regione messa peggio, in questa vicenda, è la Lombardia con 60 docenti, seguita da Campania, Lazio, Emilia Romagna e Veneto. Ma i prof ‘furbetti’ potrebbero essere molti di più, visto che i finanziari hanno cominciato a mettere il naso anche nelle altre facoltà oltre a quelle già citate. Il giro di soldi sottratti si aggirerebbe sugli 80 milioni di euro.
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