23 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Udine

Piante pericolose: come sconfiggerle!

Sono 336 le specie esotiche nel territorio, 37 di queste risultano invasive e molto diffuse. Per prevenirne l'ingresso servono misure chiare e il cittadino deve essere informato e indirizzato all'uso di flora autoctona o alternativa

UDINE - Sono 336 le specie di flora esotica presenti sul territorio regionale di cui 37 invasive; fra le buone pratiche per contenerne la diffusione, vi è una corretta gestione del territorio favorendo ad esempio forme di agricoltura di tipo estensivo con modelli di campo chiuso (siepi, alberature) o colture permanenti come i prati stabili e un'informazione puntuale ai cittadini per orientarli a scegliere piante autoctone o comunque specie esotiche non invasive.

RISULTATI DI UNO STUDIO DEL 2017 - E' quanto emerso, oggi nella sede della Regione a Udine, in occasione della presentazione pubblica dei risultati della ricerca sulle specie vegetali esotiche in Friuli Venezia Giulia, con particolare riferimento a quelle invasive. Lo studio è stato condotto nel 2017 dal museo Friulano di storia naturale di Udine con i servizi paesaggio e biodiversità della Regione e Fitosanitario dell'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa).

INDICAZIONI - Per prevenire l'ingresso e gestire le specie vegetali estranee al territorio, come è stato illustrato da Anna Carpanelli della Regione Fvg e da Marco Valecic di Ersa che hanno presentato le linee guida e gli strumenti operativi per la prevenzione, eradicazione e contenimento, servono misure di tipo normativo, organizzativo con l'istituzione di un gruppo di lavoro interdirezionale che si occupi specificamente di flora invasiva esotica, e formativo con corsi mirati per i controlli sul territorio rivolti al personale regionale e agli operatori impiegati negli interventi pratici di lotta alle piante aliene. Accanto a queste azioni è necessaria un'informazione ai cittadini per indirizzarli, ad esempio, all'uso di tipi di flora adatti per il verde privato suggerendo l'utilizzo di specie autoctone o alternative.

PERICOLOSE - I lavori, introdotti da Pierpaolo Zanchetta del servizio Paesaggio e biodiversità della Regione e da Giuseppe Muscio, direttore del museo Friulano di storia naturale, hanno messo in evidenza la potenziale minaccia delle specie vegetali alloctone alla biodiversità, all'ecosistema e al benessere dell'uomo. Da qui la necessità di contrastarne la diffusione attraverso una gestione programmata e ottimizzata degli interventi e delle risorse disponibili oltre che l'importanza di definire uno specifico piano d'azione regionale.

COSA FARE - In quest'ottica, la Regione ha stipulato un accordo di collaborazione con il museo Friulano di storia naturale che ha previsto l'aggiornamento della check-list delle specie vegetali esotiche sul territorio, l'analisi delle principali cause della loro diffusione e le linee guida per la futura gestione delle specie invasive per prevenire l'ingresso di nuove entità e limitare il più possibile la propagazione di quelle già presenti.

5 SOTTO ELENCHI - Oltre all'aggiornamento della check-list, sono stati elaborati 5 sotto elenchi contenenti la lista delle specie di rilevanza unionale, per le quali è obbligatorio l'intervento così come previsto dal regolamento dell'Ue 1143/2014 (8 specie in Fvg),  di warning list (4 specie unionali presenti nei territori contermini al Fvg e non ancora diffuse in regione che vanno sorvegliate), le specie particolarmente pericolose per la salute (3 in regione, ovvero Ambrosia artemiisifolia, Senecio inaequidens e Heracleum mantegazzianum), una lista di sorvegliati speciali che hanno un potenziale rischio di aumento di invasività e pericolosità (74 specie non ancora invasive ma da monitorare) ed infine, la lista nera (37 specie invasive molto diffuse).