28 marzo 2024
Aggiornato 21:00
Il 6 gennaio

‘Pignarūl Grant’: il responso del Vecchio Venerando per il 2018

Il fuoco, acceso dai pignarūlars saliti sul colle in fiaccolata, come al solito ha richiamato migliaia di persone desiderose di sapere come sarą il nuovo anno

TARCENTO - «Il 2018 sarà una buona annata per l'agricoltura, sostanzialmente sarà un anno discreto». E' il responso, del Vecchio Venerando dopo l'accensione del Pignarûl Grant a Coia di Tarcento, nella serata del 6 gennaio 2018. Il fuoco, acceso dai pignarûlars saliti sul colle in fiaccolata, come al solito, ha richiamato migliaia di persone desiderose di sapere come sarà il nuovo anno e che non si sono fatte fermare dal tempo inclemente. E il Venerando, Giordano Marisiglio, ha letto nel fuoco un anno duro ma buono, che sarà caratterizzato da siccità. 
Il fumo si è diretto verso est e questo è stato considerato un segnale sostanzialmente positivo dal Venerando. Il mese di luglio sarà particolarmente caldo. 

La direzione
Come dice la tradizione: «Se 'l fum al và a sorêli jevât cjape 'l sac e vâ a marcjât». (Se il fumo volge a oriente al mercato col sacco andrai continuamente), ma «Se 'l fum al và a sorêli a mont cjape 'l sac e vâ a pal mont». (Se il fumo piega al tramonto emigra col tuo sacco per le vie del mondo).

Fuochi epifanici
E’ con la dodicesima notte, la notte dell’Epifania, che si chiude il periodo natalizio. Si tratta di una notte ‘magica’, fatta di antiche tradizioni, di rituali che si perdono nel tempo, di folclore. Una notte, peraltro, particolarmente sentita in Friuli, dove l’Epifania è accolta e ‘salutata’ in molti modi. I fuochi epifanici fondono nella loro essenza da un lato l’aspetto ritualistico e sacro, dall’altro quello magico, offrendo uno spettacolo che profuma di tradizione e che richiama alle radici.