27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Immigrazione

Petizione popolare per chiedere più controlli e meno bivacchi in città

Iniziativa presentata al presidente Fontanini da un gruppo di cittadini, che vorrebbe il rispetto delle percentuali di accoglienza nella misura di 2,5 per ogni 1.000 abitanti e quindi non più di 250 ospiti per Udine

UDINE - Migranti a Udine: un gruppo di cittadini lancia una petizione per chiedere più sicurezza e più controlli in città vista la preoccupante situazione di degrado, i frequenti episodi di violenza e spaccio di sostanze stupefacenti che mettono a rischio l’incolumità dei residenti. L’iniziativa è stata presentata al presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini  che ha espresso solidarietà e condiviso le loro richieste.

«Abbiamo pensato a una raccolta di firme che partirà nei prossimi giorni –spiega la portavoce del comitato Anna Chiarandini – per sensibilizzare gli enti preposti alla gestione dei richiedenti asilo e alla sicurezza della città. Ci rivolgeremo al Comune, al Questore, al Prefetto, al Comando della Polizia Municipale, al direttore del Distretto Sanitario, all’Ater, alla Procura della Repubblica ma anche alla Presidente della Regione Fvg. Siamo esasperati da questa situazione e siamo determinati nel chiedere maggiore sicurezza attraverso un presidio, possibilmente h.24, della Polizia di Stato nell’area della stazione ferroviaria e delle corriere nonché il divieto dei bivacchi in qualsiasi zona della città». Non solo. I proponenti sollecitano il rispetto delle percentuali di accoglienza dei richiedenti asilo nella misura di 2,5 per ogni 1.000 abitanti e quindi non più di 250 ospiti per la città di Udine e chiedono che, all’interno della Cavarzerani, siano gli ospiti a occuparsi della manutenzione e della pulizia delle casette e, più in generale, del decoro di quell’area. «La gente è molto preoccupata per come sta cambiando il volto e la sicurezza di Udine. La forte apprensione è correlata ai continui atti di violenza, spaccio di sostanze stupefacenti che si verificano in via Cernaia, - fa presente Chiarandini - ma anche nel parco Moretti e in quello di via Carducci. Molte donne evitano di uscire di casa nel timore che possano accadere loro qualcosa».

«La situazione è allarmante – commenta Fontanini – e per di più si pensa di spendere ulteriori ingenti somme per ospitare altre persone: probabilmente gli espulsi in arrivo dall’Austria e dalla Germania. Li ritroveremo a dormire all’addiaccio come già accade malgrado il Sindaco smentisca. E’ un vero e proprio dramma che necessita di risposte urgenti. Non possiamo dare prospettive a queste persone: la crisi economica sta già mettendo a dura prova i friulani che hanno difficoltà a trovare un posto di lavoro - conclude Fontanini - . Ospitare ulteriori richiedenti diventa impossibile e apre a scenari pericolosi per quel che riguarda l’ordine pubblico e il decoro della città di Udine».