29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Il commento

A tu per tu con lo stupore di Vinicio Capossela

La meraviglia, come ben predicava Aristotele, è all’origine di ogni cosa: ciò che a noi cittadini della Valcanale pare qualcosa di scontato per gli altri somiglia alla più incredibile delle novità. La riflessione nata dopo il concerto di Sella Nevea

CHIUSAFORTELa cosa che più mi ha impressionata parlando pochi secondi con Vinicio Capossela è il suo rimanere attonito di fronte a ciò che per noi valligiani è la norma. La mia domanda è stata semplice dopo il suo meraviglioso concerto tenutosi accanto al rifugio Gilberti a Sella Nevea: «Come ti siamo parsi noi gente di montagna?».

La sua risposta si è limitata a quattro parole di numero, poiché alzando gli occhi al cielo è stato subito distratto da un crocchio di ragazzi che praticavano ‘slackline’: uno sport estremo dove l’intento, con l’ausilio di specifiche protezioni, è quello di attraversare un ‘nastro’ rigido, posto a una determinata altezza e lunghezza, senza cadere, e magari azzardando qualche numero spettacolare. Ciò che mi ha affascinato, dicevo, e allo stesso tempo aperto gli occhi, è stato lo stupore negli occhi del cantante nel vedere da lontano le movenze di quegli omini fusiformi sul filo. Perché la meraviglia, come ben predicava Aristotele, è all’origine di ogni cosa: ciò che a noi cittadini della Valcanale pare qualcosa di scontato per gli altri somiglia alla più incredibile delle novità.

Questa è la forza sulla quale dovremmo puntare: la magia della particolarità; perché inerpicarsi su qualcosa che non ci rispecchia quando potremmo valorizzare al massimo ciò che per noi è normale? La pista ciclabile, le passeggiate in montagna, le giornate ai laghi o in paese, le ferrate in montagna: puntare sulla semplicità è sempre stata la cosa più difficile, poiché non salta al nostro occhio, ma solo a quello di chi vive la realtà tarvisiana dall’esterno. Il concerto di Capossela, oltre a essere oltremodo suggestivo e spettacolare grazie alle splendide melodie e alla voce particolare del cantautore, ha dimostrato come la purezza dell’aria, la saggezza dei monti e l’emotività scaturita dalla simbiosi tra musica e paesaggio abbiano riunito con leggerezza e allegria così tanta gente.