29 aprile 2024
Aggiornato 17:00
settore da 23 milioni di euro di fatturato

Un tavolo permanente tra gli attori culturali di Pordenone

Confcooperative pronta ad assumere un ruolo organizzativo per un nuovo metodo di lavoro condiviso sul territorio

PORDENONE - Avviare un tavolo di confronto permanente tra gli attori culturali di Pordenone e del territorio del Friuli occidentale, per instaurare un dialogo tra realtà simili anche in un’ottica di valorizzazione turistica ed economica di tutto quello che ruota attorno all’arte, la musica, la letteratura e lo sport: un passo avanti necessario, per il quale Confcooperative Pordenone si è proposta nel ruolo di promotore di questo nuovo metodo di lavoro condiviso seguendo il ragionamento sviluppato da Pietro Tropeano, assessore alla cultura di Pordenone, durante il convegno 'Fare impresa e cultura: tra politiche culturali per il territorio e vincoli amministrativi' organizzato in città da Federcultura Fvg.

Città della cultura
«Non aspettiamo che siano altri esterni a 'certificare' che siamo una città della cultura - ha sottolineato Dubolino, vicepresidente Confcooperative Pordenone e portavoce nazionale del gruppo giovani imprenditori di Confcooperative - ma, consci del valore in questo campo di Pordenone, come ben sottolineato dall’assessore Tropeano nel suo intervento, dobbiamo instaurare un dialogo continuo tra attori culturali e amministratori locali, per contribuire a dare una definizione precisa, partecipata e condivisa di cosa sia o debba essere un’impresa culturale e creativa ed elaborare delle buone pratiche, dei modelli virtuosi di collaborazione e rete. Il tutto per fare realmente sistema e dare maggior slancio e senso alla proposta di candidatura a città della cultura». Dubolino ha anche ripercorso i passi compiuti dalla cooperativa Nuove Tecniche nell’ambito della organizzazione di servizi nel settore dello spettacolo.

Impresa culturale
Ad aprire i lavori nell’ex convento di San Francesco è stato Francesco Rossi, presidente di Federcultura Fvg, federazione di Confcooperative che racchiude 66 cooperative aderenti per 4.800 soci, 2.660 addetti e oltre 23 milioni di fatturato. Rossi ha introdotto il tema del confronto ricordando anche che, a livello ministeriale, si sta lavorando sulla definizione di 'impresa culturale', coinvolgendo in un unico tavolo di lavoro diversi operatori e realtà del settore.
Anche Pietro Tropeano, assessore alla cultura di Pordenone, come detto ha sottolineato la necessità di valorizzare il dialogo tra enti e 'imprese culturali' vista la quantità e la qualità di realtà presenti nel territorio. Sono seguiti, poi, gli interventi di Roberta Tossutto della cooperativa Ortoteatro, che ha illustrato i 40 anni di attività attraverso le trasformazioni giuridiche della compagnia rispetto alle esigenze di imprenditorialità che, via via, si manifestavano. Renato Cinelli presidente di Cinemazero ha infine illustrato il modello di lavoro e le tante attività intraprese negli anni dalla nota associazione da lui guidata.