18 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Il futuro dell'economia

Confcooperative Fvg: giovani che battono la crisi

Sono 295 gli amministratori under 40 nelle 600 cooperative aderenti: presidenti, vicepresidenti e consiglieri d’amministrazione di imprese spesso con centinaia di dipendenti e una storia ultradecennale

UDINEEet contro Neet. I secondi sono i giovani che hanno 'ammainato le vele', non lavorano né studiano né cercano un lavoro. I primi, invece, sono quelli che hanno avviato un’attività imprenditoriale. Un’avanguardia di 175 mila giovani in tutta Italia, di cui il 15,7% nel Nordest. Il dato emerge da una ricerca Censis commissionata da Confcooperative, la centrale cooperativa che, in Friuli Venezia Giulia, riunisce oltre 600 cooperative e, tra esse, ben 295 sono gli amministratori con meno di 40 anni: presidenti, vicepresidenti e consiglieri d’amministrazione di imprese spesso con centinaia di dipendenti e una storia ultradecennale. Tra questi, 109 sono donne: il 37%. Accanto a imprese consolidate, molti giovani imprenditori hanno avviato nuove realtà in settori innovativi scegliendo la forma cooperativa.

«I giovani rappresentano il futuro dell’economia e del sistema imprenditoriale regionale e nazionale: su di essi vale la pena investire perché portano con sé competenze aggiornate e idee che consentono al sistema stesso di restare competitivo – spiega Giuseppe Graffi Brunoro, presidente regionale di Confcooperative – mentre il costo sociale, sul lungo termine, della disoccupazione giovanile, in termini di competenze e innovazione sprecate, è enorme».
«Sul sostegno alle cooperative nascenti, anche attraverso progetti ad hoc, è focalizzata la nostra attenzione – conferma il segretario generale di Confcooperative Fvg, Nicola Galluà – pure attraverso specifiche attività nel mondo della scuola, dell’università e della formazione professionale, così come attraverso un’attenzione particolare rivolta alla proposizione del modello d’impresa cooperativa nella fase cruciale del passaggio generazionale che, soprattutto nel Nordest, è spesso causa di morte per molte pmi». 

Sono diverse, infatti, le cooperative che nascono proprio quando a prendere le redini dell’azienda sono gli eredi e i dipendenti di una piccola impresa artigiana; o quando un gruppo di giovani e meno giovani, espulsi dal mercato del lavoro, si reinventano imprenditori di se stessi.