29 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Entro 18 mesi gli ispettori visiteranno la città

Le mura di Palmanova candidate Unesco per l’Italia

Martines: «Da oggi un nuovo rinascimento per la città. È una grande soddisfazione». E' arrivato il riconoscimento ufficiale da parte dalla Commissione nazionale

PALMANOVA - Ora è certo. La Commissione nazionale UNESCO ha deciso che il sito seriale ‘Le opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo’, con capofila la città di Bergamo e con Palmanova tra le quattro città italiane partner, rappresenterà l’Italia a Parigi, davanti alla commissione internazionale. Un viaggio di oltre mille chilometri nell’architettura e nella storia, che inizia alle pendici delle Prealpi lombarde e finisce lungo le coste dell’Adriatico.

«Da ora inizierà un nuovo rinascimento per Palmanova. Abbiamo fatto i passi giusti e creduto fin dal primo momento in questa candidatura. Coivolgendo la comunità, regionale e comunale. Non lasciando nulla di intentato», commenta entusiasta il sindaco di Palmanova Francesco Martines. «Non posso che ringraziare la presidente Debora Serracchiani per il suo grande impegno al nostro fianco e per essersi spesa a livello nazionale  e  internazionale con i nostri partner croati e montenegrini. Un percorso lungo e non sempre semplice, iniziato nel luglio 2011, con l'incontro a Cividale con  Manuel Guido del Mibact presentato dall’onorevole Carlo Monai e proseguito con la prima grande pulizia dei bastioni, grazie al Direttore della Protezione Civile Guglielmo Berlasso e i 4.000 volontari. Un grande progetto culturale e politico che esprime la sua valenza maggiore nell'internazionalità e nell'apertura a quei Paesi dell'Est che guardano all'Europa del futuro».

Il progetto approvato metterà in rete opere murarie di origine veneziana tra l’Italia, la Croazia e il Montenegro. Partner dell’iniziativa, oltra alla capofila Bergamo, anche Palmanova, Peschiera del Garda e Venezia per l’Italia, Zara, Sebenicco, Lesina e Curzola per la Croazia e Castelnuovo, Cattaro e Dulcigno per il Montenegro.
Il percorso però non è ancora finito. Entro diciotto mesi saranno a Palmanova gli ispettori UNESCO per proseguire l’iter di valutazione e verifica della candidatura per la proclamazione a patrimonio mondiale dell’Unesco.