Da Pozzo: «Bene bando Pisus, occasione da non perdere per città e territorio»
Il presidente della Camera di Commercio considera il bando gestito dal Comune di Udine una grande opportunità pert il rilancio del centro storico, da affiancare ad altre iniziative in atto come l'Agenda del Futuro e il Centro commerciale naturale
UDINE - «I fondi Pisus sono un’opportunità importante, davvero da non perdere per rivitalizzare le attività imprenditoriali e con esse il centro città, dopo troppi anni di sofferenze».
Il presidente della Camera di Commercio, Giovanni Da Pozzo, sottolinea la bontà del percorso «che ha portato il Comune all’approvazione del bando, occasione di crescita e anche stimolo all’innovazione per le nostre Pmi. La collaborazione interistituzionale peraltro è stata proficua – aggiunge -, ha messo al centro le esigenze imprese, e si sta dimostrando ‘arm’» vincente in tante attività, che vanno tutte nella stessa direzione, ossia costruire opportunità di futuro per la nostra città, il territorio, per creare o rafforzare l’impresa e con essa il lavoro e l’occupazione, in tempi non facili come questi».
Un tassello insieme a Agenzia del Futuro e Ccn
Da Pozzo ricorda a questo proposito, ricorda iniziative come l’Agenda del Futuro (appena presentata) che la Cciaa, primo ente camerale d’Italia, assieme al Comune di Udine, ha voluto affidare allo ‘sguardo’ scientifico e al coordinamento dell’Ocse di Parigi, basato su un convinto lavoro di squadra fra istituzioni e un forte impegno ‘dal basso’ di tanti cittadini e rappresentanti di forze sociali, economiche, culturali della nostra comunità, oltre che sul necessario supporto di dati e ricerche statistiche. Ma anche il progetto di formazione, realizzato con la Confcommercio, sui Centri commerciali naturali (Ccn), affini e complementari alle opportunità di Pisus.
A questo proposito Da pozzo aggiunge: «Sono 21 i primi manager e professionisti che abbiamo formato, a Friuli Future Forum, con l’obiettivo di prepararli adeguatamente a gestire e far funzionare i Ccn: mancavano professionalità specificamente formate in regione, pronte alle sfide del rilancio dei centri storici e delle attività della piccola impresa commerciale legati a queste ‘gallerie’ di attività economiche, che nel cuore di molti centri d’Italia e d’Europa stanno diventando strumento vincente per dar loro nuovo impulso e vitalità».