Scoccimarro: «Con Piano bonifica stabiliamo prioritą azioni»
Approvato in via definitiva da parte della Giunta Fedriga del «Piano regionale di bonifica dei siti contaminati», comprensivo del Rapporto ambientale e della Sintesi non tecnica
TRIESTE - «Con il Piano regionale di bonifica dei siti contaminati possiamo finalmente identificare le aree che necessitano di un risanamento ambientale, l'ordine di priorità e le modalità degli interventi da realizzare, oltre alle caratteristiche generali degli inquinamenti presenti nel Friuli Venezia Giulia». Lo afferma l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, commentando l'approvazione in via definitiva da parte della Giunta Fedriga del «Piano regionale di bonifica dei siti contaminati», comprensivo del Rapporto ambientale e della Sintesi non tecnica.
«Grazie a questo strumento - precisa l'assessore - saremo in grado di privilegiare in modo prioritario l'impiego di materiali provenienti da attività di recupero, la stima degli oneri finanziari e le modalità di smaltimento dei materiali da asportare. Vengono stabiliti, inoltre, gli obiettivi e le azioni specifiche per affrontare problematiche peculiari del nostro territorio».
«Nel Friuli Venezia Giulia sono presenti circa 5mila ettari di terreni interessati da interventi legati alla gestione dei rifiuti e di bonifica di siti inquinati, così come previsto dalla parte quarta del decreto legislativo 152 del 2006. La maggior parte - ricorda Scoccimarro - è localizzata in territori pianeggianti in corrispondenza di aree a elevata vocazione industriale, dove si ritrovano anche le zone più estese».
«I contaminanti principali derivano da attività dismesse o ancora in essere. Sono presenti, inoltre, alcuni casi di inquinamento diffuso e di area vasta per i quali - sottolinea in conclusione l'assessore regionale - le autorità competenti stanno valutando quali azioni specifiche intraprendere». Con la delibera approvata dalla Giunta è stato dato mandato alla direzione regionale Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile di trasmettere alla Commissione consiliare competente e al Consiglio delle Autonomie Locali i documenti necessari per i pareri di competenza che devono arrivare entro trenta giorni.
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