Crollo ponte, il ricordo di Federico Cerne
Trentacinquenne triestino si racconta 1 anno dopo la tragedia: «L'importante è guardare avanti»
TRIESTE - «Ogni giorno lavoro per tornare meglio di prima. Per recuperare. Sono sette mesi che mi alleno e lavoro sodo, facendo fisioterapia ma anche seguendo la squadra. L'importante è guardare avanti». A parlare è Federico Cerne, 35 enne triestino che, quella mattina del 14 agosto del 2018 insieme con la fidanzata, Rita Giancristofaro, al momento del crollo stava percorrendo il ponte Morandi di Genova.
Ha subito sei interventi
Da quel volo nel vuoto e dalle macerie - sotto le quali persero la vita 43 persone - Federico ne è uscito con diverse fratture in più parti del corpo e ha subito sei interventi. «E non è ancora finita. Spero, che il prossimo sia l'ultimo», spiega il giovane che si trovava in Liguria in vacanza. Schivo e riservato, Federico evita di guardare indietro. Lui stesso preferisce non essere definito «un sopravvissuto» o «un miracolato». Ma da quell'inferno ne è uscito vivo, e lui stesso ammette: «ho sempre pensato che la vita fosse meravigliosa, ma ora mi gusto e apprezzo ancora di più ogni suo momento».
- 14/08/2022 Ponte Morandi, Genova commemora il crollo di 4 anni fa sul torrente Polcevera
- 17/07/2020 Balotta: «Il governo ha dato un buffetto ai Benetton. Ma lo pagheremo caro»
- 15/07/2020 Autostrade, intesa all'alba: verso Aspi pubblica e Benetton fuori
- 13/07/2020 Giuseppe Conte sul dossier autostrade: «Dai Benetton proposte imbarazzanti, Stato non può essere loro socio»