Grad Kromberk Social Club a Nova Gorica
Il Grupo Compay Segundo di scena per Glasbe Sveta - Musiche dal Mondo, progetto transfrontaliero Gorizia-Nogo che ha contrassegnato l’estate musicale del Fvg
GORIZIA - La musica tradizionale cubana ha diverse date di nascita. L’ultima di una lunga lista è ascrivibile a una ventina di anni or sono quando due signori di nome Wim Wenders e Ry Cooder scorrazzano per la Isla alla ricerca dei più grandi musicisti dell’era castrista per farli registrare un’ultima onda sonora che a partire da quell'ora zero invaderà il mondo. Il nome di quella registrazione è ancora oggi sinonimo di musica cubana: Buena Vista Social Club! Tra questi - il più famoso - se il termine famoso ci possa azzeccare con lo stile di vita cubano - Compay Segundo.
L'EVENTO - La rassegna Glasbe Sveta - Musiche dal Mondo, progetto transfrontaliero Gorizia-Nogo che ha contrassegnato l’estate musicale del Fvg e non solo (Kamasi Washington tanto per fare un nomone!) porta di scena nell’incantevole cornice del castello di Kromberk la band o meglio il grupo che lo ha accompagnato negli ultimi anni di carriera, con la direzione artistica di uno dei figli. Si parte con il classico «Vendo agua», nove musicisti sul palco con (invidiabili) camicie tipicamente caribbean-style scaldano immediatamente l’arena del maniero illuminata a magia. L’andamento di Hugo Garzon Bergallo, lead vocal che certo non ha più vent’anni, è quello di un felino: deve essere con ogni probabilità l’aria di Cuba se lo stesso Compay a novant’anni e cinque figli diceva di volerne almeno… ancora uno. Dicevamo, il primo pezzo: pronti via e tutti a ballare, sebbene le movenze dei mitteleuropei non siano così armoniche quanto il mambo lo richieda.
«El carretero», quella tradizione rurale dell’amico fraterno Oliades Ochoa che profuma di revolucion, di alma de Cuba, che abbina povertà e dignità con la stessa disinvoltura di un Cohiba e un rum Añejo 7 o màs, concetti per noi occidentali evoluti quasi impossibili da associare. Salgono i gradi, ora siamo perfettamente dentro al Grad Kromberk Social Club! Una mano sulla cabeza moviendo la cintura, animazione al limite Club Méditerranée con qualche stereotipo di troppo sul do you like havana-club o mojito e nel mentre se la starà ridendo dall’alto della sua proverbiale saggezza ed impassibilità il Compagno, da qualche parte. «Quizas quizas quizas», un altro pezzo da novanta, fine anni quaranta e che fa molto Havana di Robert Redford. E forse per questo suona così attuale, con Almodòvar che la ri-riporterà in auge ne La mala educacion di una quindicina di anni fa. Un poquito de salsa, enamorado in... tutte le salse e conmigo contigo: divertimento spensierato che conquista.
MUSICA - Presentazione di testi e musicisti che arrivano da Guantanamo della quale si evince che è situata ad est di Cuba, niente di più. Zero politica, nessuna connotazione sociale. Vietato scomodarsi in serate in cui il sorriso smagliante la fa da padrone. E poi partono gli arpeggi di»Chan Chan», è un’ovazione il cui eco supera qualsiasi confine! I balli scatenati lasciano spazio all'inno nazionale di un mondo che pare l’era dei dinosauri eppure emotivamente è così vicino. Mi ritorna in mente proprio la scena finale del Buena Vista Social Club nella quale Ibrahim Ferrer, Omara Portuondo, Compay Segundo e allegra brigata arrivano a Manhattan un po’ come i nostri Totò e Peppino in quel di Milàn. E suonano per la ricca, colta ed acculturata platea di New York City, per l’ultima volta. Gran finale dove gli portano sul palco anche la bandiera cubana e vengono sommersi da gioielli che tintinnano, come John Lennon definì un certo tipo di applausi. E poi tutti a cantare «Guantanamera» a squarciagola. Si chiude con i mongoli Huun-Huur-Tu il 6 agosto, sempre al Grad Kromberk per un’altra notte indimenticabile.