20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
L'intervento

Trieste, il fronte antifascista si allarga in vista del 3 novembre

Al contro corteo di CasaPound ha aderito il Partito Democratico della città, accogliendo l'appello di Cgil e Anpi

TRIESTE - «Il Pd di Trieste ha scelto di testimoniare in prima persona il fermo 'no', dichiarato già nell’incontro con il sindaco Dipiazza, all'ideologia neofascista rappresentata dalla manifestazione di CasaPound, che offende una città Medaglia d'oro per la sua aspirazione alla Libertà e per di più in un giorno festivo per laici e credenti». Lo rende noto la segretaria provinciale del Partito democratico di Trieste, Laura Famulari. «Tale decisione è maturata nell'assoluto e autentico rispetto - continua l'esponente dem - delle diverse scelte che si possono compiere per esprimere lontananza e condanna dal corteo di CasaPound, che si stanno moltiplicando in queste giornate a partire dalla meritoria iniziativa e dalla ferma condanna delle comunità religiose».

«Facendo seguito a quanto deciso nel corso dell'ultima riunione dalla Direzione provinciale e - precisa la segretaria del partito - mosso dalla volontà di assicurarsi che ogni forma di opposizione sia assolutamente pacifica, il Partito democratico ha incontrato i dirigenti provinciali della Cgil e dell'Anpi e ha trasmesso l'adesione alla manifestazione promossa da Cgil, Anpie comitati antifascisti triestini, cui auspica si possa unire la più ampia rappresentanza dei soggetti democratici che si riconoscono nei principi di tolleranza e uguaglianza statuiti nella Carta costituzionale della Repubblica». «Alla luce del preoccupante dilagare di pensieri, atteggiamenti, azioni, organizzazioni politiche che esplicitamente si rifanno al fascismo, al razzismo, al sessismo, il Partito democratico - spiega Famulari - ha sentito il dovere di impegnare se stesso e di lanciare un appello: alla più ampia partecipazione alla manifestazione pacifica del 3 novembre delle comunità del Partito Democratico, dei democratici e dei riformisti, del liberalsocialismo, dell'associazionismo cattolico, civile, di ogni minoranza e di quanti coltivano un autentico patriottismo, di tutti i soggetti aperti, liberi e tolleranti che nutrono il tessuto di Trieste».

«L’auspicio è che nuove adesioni arricchiscano la mobilitazione democratica, e che comunque la città intera ribadisca la sua contrarietà alla manifestazione di CasaPound, così come affermato anche dal sindaco Dipiazza e dal presidente della Regione Fedriga. Al di là delle appartenenze e delle diverse sensibilità, ciascuno trovi le proprie forme ed i propri momenti per esprimerlo, favorendo comunque - conclude Famulari - un’ampia partecipazione da parte di tutti coloro che credono in una Trieste città della pace, aperta, multiculturale e contraria ad ogni violenza e discriminazione».