29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
fino a domenica

Ricerca, Fedriga: «Trieste Next divulga scienza a giovani e cittadini»

In cartellone 50 eventi, 150 relatori, 250 volontari e oltre 350 giovani studenti e ricercatori da tutta Italia,

TRIESTE - «Il futuro del Friuli Venezia Giulia, e di Trieste in particolare, è legato a doppio filo al terziario avanzato; il suo sviluppo economico passa attraverso la ricerca e i settori innovativi: iniziative come Next, quindi, sono fondamentali per divulgare la scienza ai cittadini e soprattutto alle giovani generazioni». Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga all'inaugurazione di TriesteNext, il festival della ricerca scientifica che, con 50 eventi, 150 relatori, 250 volontari e oltre 350 giovani studenti e ricercatori da tutta Italia, anima da venerdì 28 settembre fino a domenica piazza Unità d'Italia.

In apertura del suo intervento Fedriga ha ricordato l'incontro avvenuto con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla presenza dei principali referenti del Sistema della conoscenza e della ricerca del Fvg, occasione nella quale «è stato messo un sigillo sull'importanza che ricopre la ricerca e la scienza per il Friuli Venezia Giulia» e ha concluso ringraziando gli ideatori «per aver fatto crescere Next negli anni e le istituzioni per aver consentito con il loro contributo la sua riuscita straordinaria». Il governatore è intervenuto assieme al rettore dell'università di Trieste Maurizio Fermeglia, al presidente di Area Science Park Sergio Paoletti, al direttore dell'Icgeb Mauro Giacca, al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e all'assessore comunale all'Università e ricerca Angela Brandi, al direttore di Trieste Next Antonio Maconi.

Presente all'inaugurazione anche l'assessore regionale alle Autonomie locali, Sicurezza, Immigrazione, Politiche comunitarie, Pierpaolo Roberti, che ha evidenziato in particolare come Next abbia un taglio divulgativo, che sa mostrare «una ricerca che non è chiusa in se stessa ma che sa dialogare con i cittadini, che sa creare quella curiosità assolutamente necessaria attorno al lavoro di chi produce scienza e ricerca». "È importante che scienza e ricerca non restino mondi chiusi in se stessi ma si aprano alla città e soprattutto ai giovani, che del resto, partecipano a queste manifestazioni sempre con grande slancio. Sono certo sarà così anche per Esof 2020», ha concluso Roberti, ringraziando in particolare la Polizia di Stato per aver allestito uno stand a cura del reparto della Scientifica.