23 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Trieste

Concessioni demaniali, bocciato il termine di durata fissato a 40 anni

"Chiederemo al nuovo Governo un immediato confronto, per garantire agli imprenditori - commenta l'assessore alle Finanze e al Patrimonio Barbara Zilli - del settore turistico balneare di svolgere la propria attività con certezza su futuro e investimenti"

TRIESTE - «Chiederemo al nuovo Governo di aprire immediatamente un tavolo di confronto con le Regioni, su cui insistono beni demaniali in concessione, per garantire agli imprenditori del settore turistico balneare di svolgere la propria attività con certezza sul futuro e sugli investimenti».

CONCESSIONI - Lo ha affermato l'assessore alle Finanze e patrimonio del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, intervenendo sul tema della bocciatura da parte della Corte Costituzionale dell'articolo 9 della LR 10/2017 che aveva fissato in 40 anni la durata massima delle concessioni con finalità turistico-ricreative di beni demaniali nelle aree marittime. La Corte ha reputato la norma in contrasto con la disciplina statale, che aveva fissato un termine di durata delle concessioni con finalità turistico ricreative di massimo 20 anni.

INCONTRO CON MINISTRO - L'assessore Zilli auspica a breve «un incontro con il nuovo ministro competente finalizzato a dirimere i dubbi ancora aperti su questa materia». "E' necessario un aggiornamento della legislazione che regola le concessioni» ha affermato l'assessore «affinché la tutela di questi beni irrinunciabili sia coniugata con le rinnovate esigenze imprenditoriali».