29 aprile 2024
Aggiornato 14:00
fino al 7 gennaio

La 5a edizione di "Curling bisiac", il 'curling co le tomiche', terrà banco a Ronchi dei Legionari

Nato nel 2013 di anno in anno ha suscitato sempre più l'interesse del pubblico e delle squadre desiderose di partecipare

RONCHI DEI LEGIONARI – Uno sport che, ora, non è solo prerogativa delle aree montane. Dopo una fugace apparizione tra il 1925 ed il 1939, il curling nasce ufficialmente in Italia nel 1952 a Cortina d'Ampezzo. Nel 1955 si svolge il primo campionato nazionale e nascono nuove formazioni, ad Auronzo, Pinerolo, Torino e, nella nostra regione, a Claut. Ma oggi il curling o, meglio, una versione più goliardica di questa discipina olimpica, si gioca anche in pianura. A Ronchi dei Legionari, qualche giorno fa, nel Giardino di Natale (allestito al parco Excelsior di via Roma) sono state allestite due piste di pattinaggio su ghiaccio. E' così scattata la quinta edizione del torneo di 'Curling bisiac', kermesse che terrà banco sino al 7 gennaio prossimo quando, davanti al pubblico delle grandi occasioni (lo scorso anno formato da 500 persone), si svolgerà la finalissima.

Formazioni dai nomi più disparati
Al via 36 formazioni dai nomi più disparati che, a Ronchi dei Legionari, hanno dato vita ad una vera e propria sfida non solo agonistica, ma anche fatta di costumi e travestimenti, di promozione e di battaglie all'ultimo spot su Youtube. Sono ben 318 gli atleti in gara. Ci sono i campioni in carica, quelli di 'Suliscian' che, nella passata edizione hanno avuto la meglio sugli 'Adula...tori', ma anche gli 'Scaveladi', le 'Carighe de fredo' (team formato da sole donne), i 'Morbidi', gli 'Spriss on ais' (tanto per far capir che qui il doping è un'altra cosa), 'Le Bugege', i 'Sonai' e le 'Alci del bar Viale' che, all'ingresso del rione di Vermegliano (dove hanno il loro quartier generale), hanno anche messo in guardia sulla presenza di questo animale lungo le vie del quartiere.

La finalissima in programma il 7 gennaio
Domenica 7 gennaio, prima della finalissima animata da Maxino e da una commentatrice d'eccezione (il cui nome viene ora tenuto nel riserbo più assoluto), arriverà una squadra vera, quella di Claut, a far vedere come si gioca con le Stone (le pesanti pietre di granito levigate e le scope da curling). Nel frattempo, a Ronchi dei Legionari, parallelamente al torneo maggiore se ne gioca anche uno dedicato ai bambini, tanto per dar linfa anche al vivaio.

Come nacque l'idea del torneo
«Nell'autunno del 2013 mentre alla trattoria 'La Mariuta' si sorseggiava un ultimo bicchiere di vino – racconta il presidente di Ronchi Live, Vincenzo Borgia – si fantasticava su quali attrazioni proporre al Giardino di Natale che era al suo esordio. Si parlava della pista di pattinaggio, di spettacoli danzanti, di clown sui pattini, tutte belle idee, ma nessuna che facesse scattare l'entusiasmo di tutto il nostro team». Ci voleva qualcosa che potesse portare divertimento, competizione, agonismo, rivalità e, perchè no, anche un po' di sana aggregazione. Qualcosa che facesse infiammare gli animi. «Il curling, propose qualcuno – rimarca uno degli artefici del Giardino, Michele Poloni – ed era una bella idea, ma servivano le Stone. E le Stone costano una botta, aveva risposto un altro, oltre mille euro l'una. Forse complice quell'ultimo bicchiere di vino che una voce si levò e disse: beh, giochiamo con le tomiche (le pentole a pressione ndr.). Ci fu silenzio, uno sguardo, una risata e nacque la prima edizione del nostro torneo».

Dalla prima edizione nel 2013 ad oggi
Sono 10 le squadre che partecipano al primo torneo di 'Curling bisiac' e la vittoria va alla formazione del 'Barrio San Lorenzo'. L'anno successivo le compagini salgono a 16 ed incredibilmente, oltre all’interesse del pubblico, arriva quello degli organi di informazione nazionali: la Gazzetta dello Sport in primis. A prevalere, allora, è il team degli 'Spriss on ais', mentre nel 2015 le squadre passano a 24, l’interesse del pubblico aumenta e molte squadre che avevano chiesto la partecipazione rimangono escluse. Vincono gli 'Aula...tori'. Nella sua quarta edizione, con 32 squadre al via, il torneo ha ormai preso la consacrazione di una vera e propria manifestazione sportiva, con tanto di canali social e sito ufficiale. Le semifinali possono fregiarsi del commento dal vivo di un’ospite d’eccezione, il giornalista Bruno Pizzul, che con la sua inconfondibile voce e professionalità racconta le partite al grande pubblico presente. «Nonostante il crescere del livello di agonismo - aggiunge Borgia - possiamo affermare che negli anni non si è affatto perso lo spirito di festa e divertimento per cui il torneo è nato».

Le squadre, il pubblico, il tifo
Le squadre sono formate da gruppi sportivi, di amici, di associazioni o di bar e molti, come accennato, hanno nomi simpaticissimi spesso in dialetto bisiaco, perché qui l’appartenenza al territorio e alle tradizioni è molto radicata. Vivere di persona o semplicemente assistere ad una partita completa è veramente uno spasso, con tutto il contorno di musica, commenti e presentazioni del cronista e tifoserie varie che incitano i loro beniamini. Così, di partita in partita, il pubblico aumenta, il tifo si fa sempre più acceso e le partite, poi, vengono persino trasmesse in diretta sulla 'curling tv'; così da permettere a chi è costretto a casa di non perdersi nemmeno un secondo di questa appassionante competizione.

Un'iniziativa supportata da un'associazione di commercianti
Un fenomeno che non ha reso indifferenti nemmeno gli amministratori comunali che, a Ronchi dei Legionari, hanno sempre caldeggiato il Giardino di Natale ed una pista di pattinaggio da 380 metri quadrati. «I nostri commercianti si sono uniti in associazione - afferma il sindaco, Livio Vecchiet - hanno ragionato assieme su quello che si può fare per la città ed hanno creato questa iniziativa che richiama migliaia di persone, facendo diventare Ronchi dei Legionari un punto di aggregazione di richiamo fondamentale per la bisiacaria. Seppure altri ci fanno concorrenza, sono convinto che noi saremo come sempre i migliori, perché i nostri commercianti, le nostre associazioni, ci mettono il loro tempo libero ma soprattutto il cuore». Ed è quel cuore che, sino al 7 gennaio, ci metteranno anche tutti gli atleti armati di 'scova' e 'tomica' con l'obiettivo di agguantare la vittoria finale.