1 maggio 2024
Aggiornato 12:30
muggia

Case di proprietà ai migranti: apre lo sportello Sprar

L'iniziativa del Comune ha l'obiettivo di scoprire quanti residenti sono interessati a mettere a disposizione di strutture residenziali e civili abitazioni di proprietà sfitte da adibire all'accoglienza dei richiedenti asilo

MUGGIA - Quanti muggesani sono interessati a mettere a disposizione dei richiedenti asilo le proprie abitazioni? Da questa domanda nasce l’idea dell'amministrazione Marzi di aprire lo sportello Sprar, volto alla successiva adesione formale al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Come riporta Il Piccolo, il sistema sarà operativo da domani e sarà aperto ogni giovedì dalle 10 alle 12 nell'ufficio Urp. L’obiettivo è capire se ci sono residenti pronti a rendere disponibili le strutture residenziali e civili abitazioni di proprietà sfitte per accogliere 30 richiedenti asilo, titolari di protezione umanitaria e rifugiati.

L'obiettivo
Lo Sprar, come precisa il quotidiano, è costituito dagli enti locali che accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo al fine di portare avanti progetti di accoglienza integrata. Vengono garantiti interventi di «accoglienza integrata» che vanno oltre la distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo anche a «misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico». L’assessore alle Politiche sociali, Luca Gandini, ha spiegato che «I finanziamenti dello Sprar andranno a interessare tutte le persone coinvolte, oltre al cittadino che accoglie in prima persona, come ad esempio il panificio che fornisce il pane, l'alimentare dove si fa la spesa o la farmacia dove si acquistano i medicinali».  In Italia sono 574 gli enti locali titolari di progetto: 533 Comuni, 12 Unioni di Comuni e 29 Province. Complessivamente 1200 i Comuni coinvolti negli interventi, con servizi o strutture di accoglienza. Presto sarà il turno del Comune di Muggia.

Il sindaco e il prefetto
«Siamo convinti della validità di un modello di accoglienza sempre più diffusa sul territorio, per evitare la concentrazione degli accolti in realtà isolate, favorendo un'equa distribuzione territoriale che garantisca standard elevati di accoglienza oltre ad evitare la ghettizzazione», ha commentato il sindaco Laura Marzi. Fiducioso anche il Prefetto di Trieste Annapaola Porzio: «È il frutto di un lungo percorso intrapreso con il sindaco Marzi in cui ho trovato massima comprensione e disponibilità. Un sistema di accoglienza che renderà giustizia anche alla comunità locale, e che a Muggia, visti i numeri bassi, non andrà ad incidere sulla vita della cittadinanza».