3 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Caso Ferriera

Presunto conflitto di interessi di un dirigente regionale: il M5S interroga Serracchiani

I grillini bollano l'episodio come gravissimo e chiedono la rimozione del responsabile. La Regione, in una nota, annuncia di aver avviato una verifica interna

TRIESTE - «Ferriera di Trieste e conflitti d'interesse. La presidente del Friuli Serracchiani e la sua giunta erano a conoscenza dei rapporti esistenti fra Siderurgica Triestina, il figlio del direttore del Servizio tutela da inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico della Regione Fvg e la Artec Ingegneria srl?». Ad affermarlo sono i parlamentari M5S della Commissione Ambiente di Camera e Senato, che rilanciano la denuncia e richiesta di chiarezza dei consiglieri regionali M5S del Friuli Venezia Giulia Bianchi, Frattolin, Dal Zovo, Sergo,Ussai e del consigliere M5S Trieste Menis. Una tema, quello dei rapporti intercorsi tra Siderurgica Triestina, la Artec Ingegneria Srl e il figlio del direttore del Servizio tutela da inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha spinto la la Direzione Generale ad avviare accertamenti interni, volti a chiarire la sussistenza e la natura di tali rapporti.

L'attacco dei 5 Stelle
«È noto a tutti che il 27 gennaio 2016 il direttore del Servizio tutela da inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico della Regione Fvg, Luciano Agapito, abbia firmato il Decreto n.96/AMB di riesame con valenza di rinnovo dell’Aia della Ferriera di Servola. Meno noto è il fatto che il figlio dello stesso direttore autorizzante, Daniele Agapito, ad aprile del 2015 riceveva dalla proprietà dell’impianto, la Siderurgica Triestina, un importante incarico di progettazione e direzione lavori, seguito poi da ulteriori incarichi nel 2016 presso il medesimo stabilimento» rilanciano i parlamentari M5S. «A prescindere dal dovere di astensione per potenziale conflitto di interessi, le date degli incarichi privatistici coincidono, in modo tanto curioso quanto particolare, con specifici eventi riguardanti la procedura di rinnovo dell’Aia» spiegano i parlamentari rilanciando la denuncia dei consiglieri regionali.
«Non solo l’articolo 323 del codice penale impone un dovere di astensione per l’incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni pubbliche, si trovi in presenza di un conflitto di interessi proprio o di un prossimo congiunto, ma anche il Codice di comportamento dei dipendenti regionali Fiuli impone l’astensione dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività inerenti alle loro mansioni che possano coinvolgere interessi propri ovvero di parenti e affini entro il secondo grado, nonché del coniuge o di conviventi» spiegano i pentastellati, che vogliono sapere se la presidente Serracchiani fosse a conoscenza di questi conflitti. 

La precisazione della Regione Fvg 
In attesa di apprendere l'esito degli accertamenti, la presidente della Regione ha espresso «sconcerto anche solo per l'ipotesi che non siano state rispettate rigorosamente tutte le regole, soprattutto in ragione della sensibilità dell'oggetto in discussione. Ho chiesto alla Direzione Generale di agire con scrupolo e massima rapidità, auspicando che tutto si sia svolto nella massima correttezza», precisa la nota della Regione.