Brandi e Lodi: “Il Comune non prende in carico scuole provinciali non a norma”
Gli assessori comunali all'Educazione e ai Lavori pubblici ribadiscono la posizione dell’Amministrazione: “Non erediteremo situazioni di emergenza di cui è responsabile la Provincia”
TRIESTE - Gli assessori all'Educazione Angela Brandi e ai Lavori pubblici Elisa Lodi rispondono agli assessori delle ex Province in tema di scuole: «Il Comune di Trieste non intende assumersi in carico dalla Provincia degli istituti scolastici che non sono certificati e a norma di legge».
Con l’eliminazione delle Province, infatti, alcuni istitituti scolastici dovrebbero essere trasferiti alla gestione comunale, i cui rappresentanti, secondo gli ex assessori Adele Pino e Mariella Magistri de Francesco «non si sono mai presentati agli incontri che abbiamo organizzato in proposito».
Dichiarazioni false
«Tale incontro infatti non c'è mai stato - spiegano Brandi e Lodi - a meno che non si intenda parlare di riunioni fatte con la precedente Amministrazione comunale o di un incontro sul 'Dimensionamento scolastico' dove erano ben altri i temi all'ordine del giorno. Va detto ed è dimostrato dai fatti (come si vede ed è evidente anche dalla protesta di questi giorni degli studenti sloveni) che gli Istituti non sono adeguati, come invece vogliono far credere gli ex Amministratori provinciali»
Non accettiamo scuole non a norma
«A fronte di ciò - proseguono gli assessori Brandi e Lodi - gli Istituti scolastici della Provincia verranno accettati solo con beneficio d'inventario, come succede in tutte le eredità lasciate. Scottati da esperienze precedenti (che ci hanno visto anche dover intervenire d'urgenza sull'emergenza solai in alcune scuole trascurate dalla precedente Amministrazione comunale) intendiamo quindi non incorrere in ulteriori aggiuntive emergenze di questo tipo e per questa ragione non accettiamo scuole non a norma».
Le competenze delle scuole superiori, infatti, sono state spezzate in tre, con organigramma alla Regione, gestione all'UTI e immobili al Comune, e la Regione Fvg ha dichiarato che saranno destinate al Comune di Trieste le stesse risorse che erano riservate alla Provincia. «Non c'è infatti chiarezza neppure da parte della Regione – spiegano gli assessori comunali - sulle risorse e sul personale da assegnare. Non vorremmo che tutto il personale andasse alla Regione e non al Comune, creando un ulteriore e non facile problema da risolvere».
Non a scatola chiusa
«L'attuale Amministrazione comunale di Trieste - concludono Brandi e Lodi - conosce bene quali sono le sue responsabilità e i suoi doveri ed è pronta ad assumersi i propri compiti, ma non a scatola chiusa e solo dopo una attenta e puntuale verifica della situazione. Il tutto per risolvere e programmare al meglio lo sviluppo delle strutture scolastiche, patrimonio prezioso e importante per la crescita e la formazione delle nuove generazioni e che per questo non dev'essere trattato con superficialità o peggio trasferito burocraticamente senza i necessari atti di salvaguardia, sicurezza e valorizzazione».