24 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Motori

Porsche Macan (2022), piacere di guida sportiva e grande versatilità

La terza generazione di Macan si conferma una sportiva di razza, ma con una versatilità che la rende una vettura per tutti i giorni, che poi è il punto di forza del suv più piccolo di casa Porsche

Porsche Macan 2022, piacere di guida sportiva e grande versatilità
Porsche Macan 2022, piacere di guida sportiva e grande versatilità Foto: Ufficio Stampa

Porsche Macan si rinnova, ma restando fedele a se stessa e alle sue grandi doti di versatilità. Del resto il suv di casa Porsche, giunto alla terza generazione, è una storia di successo: dal lancio nel 2014 ne sono stati venduti 600mila nel mondo e per l'80% dei clienti è stata la chiave di ingresso nel mondo Porsche. Alto il gradimento anche fra il pubblico femminile: il 60% degli acquirenti in Cina, principale mercato della Macan, è donna.

La nuova Macan si distingue per un design ancora più accattivante e sportivo: il frontale ha ora inserti dello stesso colore della carrozzeria e una sezione centrale nera, mentre nella parte posteriore spicca il nuovo diffusore che ingloba i tubi di scarico. Gli interni sono stati aggiornati con la consolle centrale in vetro con comandi touch, come su Cayenne e Panamera, e il grande schermo touch per l'infotainment da 10,9 pollici. Il risultato è un design ergonomico e pulito, semplice e intuitivo.

Nuovo anche il volante ereditato dalla 911: con il pacchetto Sport Chrono (optional) sotto la razza destra c'è la rotella per selezionare le modalità di guida (Normal, Sport, Sport Plus e Individual) con il pulsante per l'extra boost di 20 secondi. Il cockpit invece presenta la classica strumentazione con tre elementi circolari con contagiri al centro e tachimetro a sinistra (analogici), mentre a destra c'è un display digitale dove si possono visualizzare i parametri della vettura e le mappe di navigazione. Le finiture e i materiali sono di qualità e l'abitacolo risulta comodo e ben insonorizzato. Adeguata anche la capienza del bagagliaio (458 litri, 1503 con sedili abbassati), facilmente accessibile con apertura elettrica.

I motori sono stati aggiornati e sono ora più potenti

Due le versioni, entrambe a benzina: il 2 litri turbo 4 cilindri in linea dei modelli base e T, sviluppa 265 CV (+20 CV), mentre il più performante V6 biturbo da 2.9 litri che equipaggia le versioni S e GTS, che sostituisce la Turbo, sprigiona rispettivamente 380 CV (+26 CV) e 441 CV (+60 CV). La versione top di gamma GTS che abbiamo provato, ha una coppia di 550 Nm (+30 Nm) ed è capace di uno 0-100 in 4,3 secondi mentre la velocità massima è di 272 km/h. Il V6 spinge forte grazie a una coppia progressiva e convincente fin dai bassi regimi, con un allungo che sembra non finire mai, accompagnato da un sound pieno e avvolgente, soprattutto in modalità Sport Plus con gli scarichi tutti aperti.

Su tutti i modelli, il cambio è il Pdk doppia frizione a sette rapporti con paddle dietro il volante, che conferma le sue doti di rapidità e precisione. Manca il selettore della modalità manuale, che si inserisce quando si toccano i paddle dietro al volante. I rapporti sono lunghi, soprattutto la quarta e la quinta che già permettono di sfruttare a fondo le performance della vettura nei tratti più veloci, mentre la settima marcia è pensate per ottimizzare consumi ed emissioni nelle percorrenze autostradali. Riguardo i consumi, durante il test condotto su strade di montagna e autostrada prevalentemente in modalità Sport Plus il computer di bordo ha registrato una media di 6 km/l. Nel ciclo combinato Wltp la casa indica circa 9 km/l.

La trazione è integrale ed è gestita dal Porsche Traction Management (Ptm), con la coppia spostata prevalentemente sull'assale posteriore. Di serie sulla versione GTS, e come optional sugli altri modelli, ci sono le sospensione pneumatiche a controllo elettronico. Per tutti i modelli è disponibile la gestione attiva degli ammortizzatori Pasm (optional nella versione base). Sempre per la GTS, che monta cerchi da 21«, sono disponibili anche il differenziale posteriore autobloccante a controllo elettronico e il Porsche Torque Vectoring Plus per migliorare l'aderenza in curva. Il risultato è una vettura incollata alla strada anche quando le condizioni di aderenza non sono ottimali, facile da inserire in curva grazie a uno sterzo diretto e preciso.

Azzeccato il bilanciamento dei pesi: la Macan si muove con agilità, senza particolari beccheggi o rollii, sia nel misto veloce sia nelle curve strette, nonostante un peso vicino alle 2 tonnellate. Ottimo l'impianto frenante, sempre pronto e con un pedale ben modulabile. Per la Gts sono disponibili i freni caroboceramici (optional) che si distinguono per le pinze gialle, mentre di serie monta dischi con rivestimento in carburo di tungsteno che aumenta le prestazioni e riduce le polveri (optional per gli altri modelli).

La terza generazione di Macan si conferma una sportiva di razza, ma con una versatilità che la rende una vettura per tutti i giorni, che poi è il punto di forza del suv più piccolo di casa Porsche. Infine i prezzi partono da 67.850 euro per la Macan base, fino ai 94.316 del top di gamma GTS.