19 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Lifestyle

E’ giusto mentire al proprio partner?

Un esperto di terapia familiare ha pubblicato un libro in cui si tratta il tema del mentire al proprio partner. È giusto o no? Ecco la risposta

ROMA – La dottoressa Julie de Azevedo Hanks, Assistente sociale clinico e direttore del Wasatch Family Therapy, ha pubblicato un libro dal titolo ’’The Assertiveness Guide for Women’’, in cui tratta, tra l’altro, il tema delle bugie in un rapporto di coppia o matrimonio.

Mentire o no?
Secondo l’esperta, dipende. «Come terapeuta, in genere suggerisco di non mentire al proprio partner – spiega a WomanHealth la dott.ssa Hanks – Tuttavia, io credo che ci sono situazioni in cui è opportuno mentire o tralasciare certi dettagli».

Le situazioni in cui si tende a mentire
Di seguito, alcune delle situazioni in cui, secondo la Hanks, si tende a mentire nei rapporti di coppia.
- Le proprie finanze: «se è corretto mentire dipende dalla specificità della situazione – spiega l’esperta – Dire una bugia o tralasciare i dettagli sul fatto che si è andato oltre il budget mensile acquistando un vestito nuovo è diverso dal non dire al vostro compagno che avete accumulato 50.000 dollari di debito con la carta di credito nel corso dell’ultimo anno». In questi casi, ponetevi questa domanda: «Che impatto può avere questa intenzione [di mentire] sul mio rapporto e sulla vita del mio partner? Se la risposta è ‘un bel po’’, allora è importante dire la verità».
La decisione di mentire o tralasciare i dettagli su una spesa personale o un debito, secondo l’esperta dipende anche da come è gestito il conto familiare: se per esempio si hanno due conti correnti separati, e ognuno paga metà delle spese comuni o se invece si ha un conto cointestato dove i soldi sono in comune. Nel secondo caso non mai il caso di mentire, mentre nel primo a volte si possono anche tralasciare i dettagli.

- Il lavoro: se il proprio partner è convinto che ogni mattina ci si rechi al lavoro, mentre in realtà lo si è perso da due mesi, e non lo si è detto, secondo l’esperta si rischia di causare gravi danni di fiducia – specie se il partner lo viene a scoprire. In questi casi è sempre meglio non mentire. Anche in questo caso, domandarsi se il proprio partner si sentirebbe tradito o ingannato dall’aver tralasciato i dettagli o non aver detto la verità.

- Gli ex: se il proprio partner vuole conoscere dei dettagli circa le relazioni passate, il sesso o cose simili, allora secondo l’esperta forse è il caso di tralasciare qualche dettaglio, specie quelli che possono indurre a fare paragoni. Per il resto si può parlarne liberamente. La domanda da porsi è se mettere al corrente il proprio partner di certi dettagli sia rilevante per il rapporto attuale, se può determinare l’avvicinamento o al contrario l’allontanamento.

- In famiglia: altre situazioni in cui secondo Hanks è bene non mentire è quando, in qualità di genitori, si va contro a quanto si è deciso insieme: per esempio non far mangiare quel biscotto al bambino, e invece glielo si dà di nascosto – se è un caso isolato, allora per una volta si può anche sorvolare, ma se la cosa si ripete…

- Il tradimento: quando uno dei due partner ha avuto una relazione extraconiugale le cose si fanno difficili. È meglio mentire o non dire nulla o confessare la scappatella o il rapporto continuativo? «Barare è sempre difficile perché c’è molta posta in gioco – sottolinea Hanks – Se si è effettivamente dormito con qualcun altro, non si è tradita solo la fiducia, ma avete messo il vostro coniuge o la salute fisica del partner a rischio, troppo. Alle malattie a trasmissione sessuale non importa se si è emotivamente legati alla persona o se si è stati a letto con essa o meno». In questi casi, dire la verità non significa entrare nei dettagli di quando, dove e come si è fatto sesso, avverte Hanks, ma è essenziale informare il proprio partner e discutere di quanto e accaduto e di come questo avrà un impatto sul rapporto.