23 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Sessualità

Orgasmo femminile, svelato il mistero

Gli scienziati svelano le origini dell’orgasmo femminile, così ancora misterioso oggi. A quanto pare, ha a che fare con l’ovulazione

STATI UNITI – Donne e orgasmo, un mistero che accompagna l’umanità da millenni. Già molti pensatori e scienziati hanno cercato di farvi luce, ma spesso senza risultati concreti. Per esempio, in molti si sono chiesti quale funzione avrebbe, dato che una donna può per esempio restare incinta senza raggiungere l’orgasmo, cosa che invece non può fare l’uomo. Ora, un nuovo studio, pare aver svelato il mistero.

Questione di evoluzione
A cercare di dare una risposta al mistero dell’orgasmo femminile ci hanno tentato i ricercatori dell’Università di Yale e dell’Ospedale Pediatrico di Cincinnati (Usa). I risultati del loro studio, pubblicato su JEZ-Molecular and Developmental Evolution, suggeriscono che la soluzione si trova nell’evoluzione delle specie. «Studi precedenti – spiega il dott. Gunter Wagner – hanno avuto la tendenza a concentrarsi su prove di biologia umana e la modifica di un tratto piuttosto che la sua origine evolutiva». Il ricercatore, insieme alla dott.ssa Mihaela Pavlicev, propone invece un concetto che vede come il tratto evolutosi in orgasmo femminile umano avesse la funzione ancestrale di indurre l’ovulazione. Poiché non vi è alcuna apparente associazione tra l’orgasmo e il numero di figli concepibili o il successo nella riproduzione degli esseri umani, gli scienziati si sono concentrati su uno specifico tratto fisiologico che accompagna l’orgasmo femminile umano: la scarica neuro-endocrina di prolattina e l’ossitocina, per poi osservare questa attività in altri mammiferi placentari.

Caratteristiche comuni
L’esame approfondito di questi meccanismi ha permesso ai ricercatori di scoprire come questo riflesso giochi un ruolo nell’ovulazione in molti mammiferi. Sebbene vi sia una grande diversità nella biologia riproduttiva dei mammiferi, alcune caratteristiche fondamentali possono invece essere rintracciate nel corso dell’evoluzione dei mammiferi. Per esempio, il ciclo ovarico femminile umano non dipende dall’attività sessuale, mentre in altre specie di mammiferi l’ovulazione è indotta dai maschi, fanno notare i ricercatori. L’analisi degli scienziati mostra che l’ovulazione indotta dal maschio si evoluta in precedenza e che l’ovulazione ciclica o spontanea è un tratto derivato che si è evoluto in seguito.

Il ruolo dell’orgasmo
Secondo gli autori dello studio, l’orgasmo femminile potrebbe essersi evoluto come un adattamento a un ruolo riproduttivo diretto, ossia un riflesso che, ancestralmente, ha indotto l’ovulazione. Con l’evoluzione, questo riflesso è diventato superfluo per la riproduzione, offrendo all’orgasmo femminile un ruolo secondario. Uno studio comparativo dei genitali femminili ha poi rivelato che in coincidenza con l’evoluzione dell’ovulazione spontanea, il clitoride si è spostato dalla sua posizione ancestrale all’interno del canale copulatore. Questa modifica anatomica, spiegano gli scienziati, ha reso meno probabile che il clitoride riceva un’adeguata stimolazione durante il rapporto al fine di portare a quel riflesso neuro-endocrino, noto come ‘orgasmo’ negli esseri umani.