19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Alimentazione

Le donne sono «programmate» per desiderare cibo spazzatura, ma al pomeriggio

C’è chi ha spesso voglia di alimenti poco sani. Ma ci sono anche persone che ne sentono più la voglia di pomeriggio. Tra questi, la maggioranza sono donne. Ecco perché

ROMA – Cibo spazzatura e poco sano come dolci, merendine, torte e biscotti, snack salati e così via fanno spesso gola. Per molti infatti risultano irresistibili, specie in alcune ore della giornata. E non è come si può pensare poco prima di pranzo o cena, ma nel pomeriggio. Per i ricercatori, tutto questo è dovuto a come funziona il cervello – specie quello femminile.

Una questione tutta femminile
Per comprendere il perché le donne sentono il bisogno impellente di mangiare cibo spazzatura nel pomeriggio, un team internazionale di ricercatori dell’Università Flinders in Australia e della Liverpool University nel Regno Unito ha studiato più di 300 giovani donne di età compresa tra i 17 e i 25 anni e monitorato i loro impulsi verso il cibo in diversi momenti della giornata.

Quel malandrino dello zucchero
I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Elsevier Food Quality and Preference hanno rivelato che le donne sono ’’cablate’’ o per così dire programmate a trovare più attraenti nel corso della giornata alimenti zuccherati o poco sani. «I nostri risultati hanno mostrato una tendenza a pensare automaticamente in modo più positivo nel corso della giornata nei confronti di snack poco sani, che la ricerca precedente ha dimostrato di contribuire a un maggiore desiderio, fame e, in ultima analisi, al consumo di questi alimenti – ha spiegato la dott.ssa Ashleigh Haynes, principale autrice dello studio – Questo mette in evidenza che potrebbe essere particolarmente importante attuare strategie che ricostituiscano la nostra capacità di controllare le risposte automatiche, o limitare la disponibilità di snack malsani nel corso della giornata, quando si tende a valutare quei cibi in modo più positivo».

Essere consapevoli
I risultati dello studio evidenziano come vi sia necessità che le persone, in particolare le donne, siano consapevoli di quanto vanno ad assumere con certi cibi, e da cosa questi siano composti. «Purtroppo – sottolinea la dott.ssa Kacie Dickinson, dietista della Flinders – molti comuni spuntini che ci mangiamo sono altamente trasformati, con elevate quantità di zuccheri, grassi e sale, ecco perché possibili strategie per ridurre l’assunzione di questi alimenti sono molto importanti».

Le alternative
La dottoressa Dickinson raccomanda spuntini tra i pasti a base di sane alternative, come frutta fresca, 1/3 tazza di noci senza sale o di un piccolo vasetto (170 g) di yogurt naturale. «Questa ricerca è utile per aumentare la nostra comprensione di una gamma di influenze sulla percezione degli alimenti, e può contribuire a far conoscere modi per ridurre il consumo di cibo malsano per arginare i tassi crescenti di malattie croniche, sovrappeso e obesità», conclude Dickinson.