19 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Cucina e turismo

I migliori ristoranti della Valle d'Aosta

Mai come nell'ultimo decennio la qualità della ristorazione della piccola Valle d'Aosta ha raggiunto vette di eccellenza di rilievo nazionale

AOSTA - Ci fu il tempo dell'indimenticabile Cavallo Bianco di Aosta, per decenni uno dei migliori 20 ristoranti italiani, ma il tempo passa per tutti, anche per i fratelli Vai che a lungo hanno dominato la scena gastronomica valligiana, tuttavia il ricambio generazionale non è mancato in tutta la Valle, che in questi anni ha sommato almeno una mezza dozzina di indirizzi che valgono bene una gita, partendo dal Piemonte o scendendo dalla Francia, attraverso il Tunnel del Monte Bianco.

PIATTI TIPICI - La solidità della cucina tradizionale alpina non è mai stata saggiamente rinnegata da nessuno in Valle d'Aosta, e così ognuno dei migliori ristoranti declina alla propria maniera quelli che sono i piatti storici, ma non prima di un assaggio dei tipici affettati ben conosciuti anche altrove, a partire dal Lardo di Arnad, le Jambon de Bosses, il Teteun, la Mocetta, il prosciutto di St.Marcel e i diversi "boudins", salsicce di diversa composizione. A questo punto non potrà mancare la polenta, il pane di segale, la fonduta e tutte le zuppe, a partire dalla più famosa, la valpellinentze. Tra le carni non si può non citare la "carbonade", il fricandeau, la cotoletta alla Valdostana e i vari «civet» che onorano la selvaggina. Capitolo a parte meriterebbero i formaggi, a partire dalla Fontina, diversa a seconda della sua provenienza specifica, meglio se d'alpeggio.

RISTORANTI D'ALBERGO - Coerentemente con la tendenza generale italiana, è molto salito il livello dei ristoranti d'albergo, un tempo tristi luoghi dove veniva somministrata una cucina da mezza pensione o da pensione completa senz'anima a turisti disattenti. Oggi invece le principali località turistiche vantano un grande -nel senso della qualità- albergo con annesso ristorante gourmet. Si comincia da Cervinia, nell'elegante La Chandelle dell'Hotel Hermitage; si prosegue su Cogne, a Le Petit del Bellevue, uno dei migliori hotel di tutto l'arco alpino. A Courmayeur, il Royal e Golf custodisce il proprio Petit Royal, mentre salendo verso Vallese o Valpelline troveremo una soluzione più semplice dal punto di vista del soggiorno, ma le 14 camere de La Clusaz di Gignod possono comunque rappresentare una dignitosa sistemazione dopo una grande cena nel ristorante omonimo, sulla strada che conduce al Gran San Bernardo.

AOSTA E ST.VINCENT - Le due località di riferimento lungo Valle vivono un periodo non felicissimo sul piano della ristorazione di qualità, con l'eccezione del decennale Vecchio Ristoro, stella Michelin da parecchi lustri, mentre nella cittadina del Casinò non splendono più le stelle che brillavano sul Batezar e sul Parisien (di Chatillon). Resta da ricordare allora il defilato e riservato Cafè Quinson di Morgex, poco prima di Courmayeur, dove Agostino Bullias tiene alto il vessillo della tradizione valdostana ai migliori livelli.