24 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Eventi live

The Wombats presentano «Glitterbug»: L'Italia ci ama

Forti del successo internazionale, con un milione di album e altrettanti singoli venduti nel mondo e 56 milioni di stream su Spotify, i Wombats arrivano in Italia per due concerti: la band inglese presenta l'ultimo disco «Glitterbug», ispirato a Los Angeles.

MILANO - Forti del successo internazionale, con un milione di album e altrettanti singoli venduti nel mondo e 56 milioni di stream su Spotify, i Wombats arrivano in Italia per due concerti: la band inglese presenta l'ultimo disco «Glitterbug», ispirato a Los Angeles. Il batterista Dan Haggis e il bassista Tord Overland-Knudsen ce lo raccontano a Milano. «Tutto il disco parla di una relazione a distanza tra Londra e Los Angeles, il romanticismo, la speranza e la disperazione che genera: separarsi, fare l'amore, può sembrare bello ma andando più a fondo si rivela più oscuro e problematico» ha spiegato Dan. «Si riferisce al momento in cui inizia una relazione, sembra tutto scintillante ma poi le cose si complicano» ha aggiunto Tord.

L'album è stato scritto in parte mentre la band era divisa: il cantante Matthew Murphy detto Murph era a Los Angeles, gli altri due in Inghilterra. «Questo ci ha costretto a un approccio diverso di scrittura perchè non eravamo sempre nella stessa stanza. Io e lui eravamo a Liverpool e potevamo registrare le basi e concentrarci sul suono. Lo stesso succedeva a Murph, che si trovasse a Los Angeles o a Londra si poteva concentrare sui testi e su ciò che gli stava succedendo» ha aggiunto Dan.

Il risultato è un mix di suoni e influenze, frutto di ispirazioni varie: la base resta Liverpool. «Registriamo ancora il 90% delle demo della prima versione delle canzoni qui, è un posto che ci ispira molto. Per me è il posto più caldo del mondo, mi rende molto creativo, è una città creativa dove vivere e ci rende tutto più facile. In questo disco ci siamo sentiti rilassati, abbiamo sentito che le ogni elemento funzionava, abbiamo scritto più canzoni insieme, ci siamo concentrati per fare in modo che ogni parte andasse al suo posto e far uscire la musica che avevamo in testa».

Dopo la fine del lavoro in studio inizia la parte live, che ha riportato la band in Italia per due date, a Roma e Milano. «E' stato uno dei primi Paesi in cui abbiamo suonato. È sempre stato uno dei miei posti preferiti per suonare dal vivo, l'entusiasmo della folla è incredibile - ha detto Tord - ci piacciono il cibo e il vino, se si unisce questo al pubblico energico ed entusiasta, cosa possiamo chiedere di più?».

«Qui c'è grande energia, un benvenuto sempre caloroso e positivo e ci semplifica molto la vita, ci rilassa vedere tanti sorrisi» ha concluso il suo collega.