Master Chef 4: tra padelle, polemiche, pensieri e parole
Si è appena conclusa la quarta edizione del reality show culinario con un grande successo di pubblico e altrettante polemiche di vario genere.
MILANO - La quarta edizione di Master Chef è così andata in archivio registrando oltre al successo del sudatissimo Stefano Callegaro anche una sequenza di situazioni che non potranno far altro che alimentare un'onda lunga fatta di polemiche e minacce di denunce. La vittoria annunciata qualche giorno prima da Striscia La Notizia ha fatto infuriare sia una parte del pubblico a cui è stata tolta la suspense e il fattore sorpresa, e ovviamente anche i piani alti di Magnolia TV e di Sky.
GRANDISSIMO SUCCESSO - Oltre due milioni di spettatori per un programma di cucina trasmesso su una rete di abbonati a pagamento resta comunque un successo clamoroso, evidenziato anche dalla quantità di sponsor che il programma attira. Un fiume di denaro che evidentemente solletica anche l'appetito della concorrenza, mentre il pubblico osserva, tifa i propri cuochi preferiti, e impara qualche termine tipico del glossario dell'alta cucina.
GRANDI PIATTI - Stupefacente la bravura dimostrata dai finalisti, impegnati in una sfida lunga un intero menù degustazione di sei/sette portate, realizzati in tempi ristretti ma eseguiti con la padronanza di chi è parso un mestierante già abbastanza ben preparato sui molti temi sviluppati durante i tre mesi di registrazione del programma. Progressi evidentissimi, che qualche perplessità hanno lasciato in chi abbia tentato in pochi mesi di diventare un bravo chef per proprio conto.
CON MOLTO ANTICIPO - A chi fosse fuori del vorticoso giro organizzativo che ruota intorno a Master Chef sarà corretto far sapere che tutto quanto è stato registrato approssimativamente tra il mese di maggio e di luglio dell'anno scorso, e che la prima selezione dei candidati della prossima edizione è già stata programmata e andata in cantiere la scorsa domenica 1° marzo a Milano. Il seguito delle registrazioni è previsto come in passato; i selezionati andranno in ritiro per circa tre mesi di registrazione, di nuovo tra maggio e luglio, tra poche settimane.
COTTO E MANGIATO O MINESTRA RISCALDATA? - Diversamente da trasmissioni che fanno della diretta o della breve differita il proprio vanto, insomma, quel plus che ti da l'attualità, a Master Chef si preferisce prendersi il tempo di montare immagini, dialoghi e situazioni per far rendere meglio lo spettacolo al pubblico, ma così facendo ci si espone a delazioni come quelle che hanno portato alla diffusione del nome del vincitore, pur se pare siano state più di una le versioni girate, quella della proclamazione del vincitore, nel senso che neppure il vincitore è certo di sapere in anticipo l'esito, ma evidentemente altri si.
POLEMICHE DI CONTORNO - Il regolamento della trasmissione/concorso prevede che nessun partecipante debba essere un cuoco professionista, che abbia frequentato con continuità per lavoro cucine di ristoranti, mentre invece l'altra affermazione di Striscia ha indicato il secondo classificato, Nicolò Prati, come ex commis di Claudio Sadler, chef proprietario di uno dei migliori ristoranti di Milano. Affermazione contestata, mentre il fatto che al domani della chiusura delle registrazioni lo stesso Nicolò, sia stato accolto nelle cucine del ristorante milanese di Cracco con compiti di cucina non rappresenta un'irregolarità, ma forse un dubbio etico lo potrebbe far nascere.
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