13 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Cinema italiano

Siani: Dopo «Il Principe abusivo» anche il Papa abusivo

Questa volta Siani, campione d'incassi al cinema con Bisio in «Benvenuti al sud» e «Benvenuti al nord», diventa regista di una commedia che somiglia molto a una favola, in cui un disoccupato napoletano (che fa da cavia per medicinali sperimentali), si innamora di una vera principessa (Sarah Felberbaum)

ROMA - La notizia delle dimissioni del Papa irrompe anche alla presentazione del nuovo film di Alessandro Siani, «Il principe abusivo», nelle sale dal 14, e il comico non ha perso l'occasione per un commento: «Volevo una notizia che desse risalto al film: il Papa si dimetterà il 28 febbraio, quindi per 16 giorni oltre al Principe abusivo avremo anche il Papa abusivo». Questa volta Siani, campione d'incassi al cinema con Bisio in «Benvenuti al sud» e «Benvenuti al nord», diventa regista di una commedia che somiglia molto a una favola, in cui un disoccupato napoletano (che fa da cavia per medicinali sperimentali), si innamora di una vera principessa (Sarah Felberbaum), e le gag nascono soprattutto dal confronto tra due mondi lontanissimi a confronto.

«Mi piaceva parlare di ricchezza e povertà, avevo come riferimento film come My Fair Lady o Il Conte Max. E poi mi sono ispirato ai film americani sul genere, senza mai strafare ed essere volgare» ha affermato l'attore-regista. Gran parte delle risate scaturiscono dalle gag tra la coppia Siani-De Sica, di cui Siani ha detto: «Sono sempre gli attori che fanno la differenza, e Christian doveva far ridere con la tenerezza, che non è una cosa semplice. E poi se avevo dei dubbi come regista chiedevo aiuto a lui». De Sica ha rivelato che sul set è nata una grandissima amicizia: «Sembra che lavoriamo insieme da 30 anni, perché recitare con lui è facile e come regista mi ha guidato, anche se io sono più vecchio» ha detto l'attore, che aveva già recitato con Siani in un paio di Cinepanettoni. Ora i due sono pronti a tornare a recitare insieme: «Ci piacerebbe portare insieme a teatro Quasi amici», ha rivelato a Siani.

All'accusa di fornire un'immagine stereotipata della sua città, Napoli, Siani ha risposto: «Nei miei film non ci sono mai i luoghi comuni su Napoli, non ci sono pizze, mandolini o parolacce, e poi ho fatto vedere i luoghi più belli della città». Sul connubio Napoli e sentimento però non ha dubbi: «Ci sono cose universali e il sentimento lo è, e noi napoletani lo abbiamo nel DNA».