19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Cinema

«Marigold Hotel», vecchietti da Oscar in viaggio in India

Il 30 in sala il nuovo film di John Madden con Judi Dench e Bill Nighy. I protagonisti, sette attempati britannici con una gran voglia di cambiamento, volano a Jaipur, in India, per trascorrere i loro anni d'oro all'hotel Marigold

LONDRA - Non è mai tardi per mettersi in discussione: è questo il pensiero alla base di «Marigold Hotel», il nuovo film di John Madden («Shakespeare in Love«), in sala dal 30 marzo, tratto dal romanzo «These foolish things» di Deborah Moggach. I protagonisti, sette attempati britannici con una gran voglia di cambiamento, volano a Jaipur, in India, per trascorrere i loro anni d'oro all'hotel Marigold: i depliant lo descrivono come un resort lussuoso per pensionati ma, in realtà, è una struttura polverosa e decadente. Il proprietario Sonny (Dev Patel, «The Millionaire«) ha entusiasmo da vendere e promette una trasformazione dell'albergo, cui è molto affezionato perché lo lega a suo padre, ma non sarà solo l'edificio a subirla.

LA TRAMA - Le interpretazioni dei sette «vecchietti», tra battute in stile british e sguardi al mondo umani e vivaci, sono affidate a un cast stellare: ci sono Evelyn (Judi Dench), una vedova piena di debiti; Graham (Tom Wilkinson), un giudice dell'Alta corte con un segreto da affrontare; Douglas e Jean (Bill Nighy e Penelope Wilton), una coppia poco affiatata; Norman (Ronald Pickup) e Madge (Celia Imrie), entrambi in eterna ricerca di compagnia, e Muriel (Maggie Smith), una supponente e xenofoba casalinga, che deve operarsi all'anca ma sarebbe rimasta volentieri nel suo piccolo angolo di mondo.
Dopo lo choc culturale iniziale, l'India e i suoi contrasti daranno ai residenti del Marigold l'opportunità di reinventarsi, lasciandosi il passato alle spalle e scoprendo, come ha evidenziato il regista, che «quello che conta è ciò che succede lì, in quel momento, tra di loro». Catapultati in un luogo caleidoscopico, tra templi decorati e frenetici mercati moderni, ciascuno, a scapito dell'età, inizierà un nuovo cammino all'insegna del detto indiano che «alla fine si sistemerà tutto, perciò, se non tutto è sistemato, significa che non è ancora arrivata la fine».