28 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Cinema & Scienza

Il film: Abdus Salam, the dream of symmetry

Da un villaggio nel nord del continente indiano fino a Cambdrige, Londra e Trieste: il documentario racconta l’impresa umana e scientifica del fisico pakistano, premio Nobel nel 1979

TRIESTE - Sarà presentato in prima mondiale oggi, lunedì 19 settembre, al Centro Internazionale di Fisica Teorica «Abdus Salam» (Ictp), il documentario scientifico «Abdus Salam. The Dream of Symmetry». 64 minuti che ripercorrono la storia e la carriera scientifica del fisico pakistano - insignito del premio Nobel nel 1979, fondatore (insieme a Paolo Budinich) dell’Ictp e suo primo direttore - ma anche i momenti più significativi di uno dei periodi più creativi della storia della fisica.

Il film, diretto da Diego Cenetiempo con la consulenza storica di Luisa Bonolis, è stato realizzato da Giuseppe Mussardo, professore di fisica teorica alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste e già autore dei documentari «Boltzmann. Il genio del disordine» (2007) e «Chandra. Il viaggio di una stella» (2009).

Nato il 29 gennaio 1926, nella regione del Punjab, in un paese asiatico molto povero e scosso da grandi tensioni politiche e religiose, senza forti tradizioni scientifiche, Salam ha saputo superare tutti gli ostacoli fino a raggiungere l'apice della gloria. Il suo lavoro pionieristico sull’unificazione delle forze elettro-deboli delle particelle elementari, per il quale ha condiviso il Nobel per la fisica con Sheldon Glashow e Steven Weinberg, ha lasciato una traccia indelebile e rappresenta il primo stadio del cammino verso l'unificazione delle forze fondamentali della natura a livello microscopico.

Da Jhang, un remoto villaggio del Pakistan, al prestigioso college di Cambridge, dalla vibrante atmosfera di Londra a quella mitteleuropea di Trieste: il film narra la storia di questo grande scienziato del XX secolo, attraverso la testimonianza diretta dei grandi protagonisti della scienza internazionale, quali i premi Nobel David Gross, Gerard ‘t Hooft e Weinberg, e il ricordo dei figli Ahmad e Umar Salam.

«Abdus Salam è il soggetto ideale per un grande progetto cinematografico: è il simbolo della scienza nei paesi in via di sviluppo. Dotato di una personalità estremamente sfaccettata, sia come scienziato sia come uomo, aveva grandi interessi in ogni campo della cultura e la sua vita è stata estremamente ricca e caleidoscopica, vissuta sempre da protagonista sugli scenari della scienza, della politica internazionale e della cultura» commenta Mussardo.

Il documentario si articola in otto capitoli (East is East; L’educazione di un fisico teorico; Domare gli infiniti; Un lungo addio; Attraverso lo specchio; The Dream of Symmetry; Un piccolo porto, una grande finestra sul mondo; Un turbante a Stoccolma) che coprono varie fasi della vita di Salam e varie tappe della fisica delle particelle elementari.

È stato realizzato su una serie di documenti eccezionali, come i video storici del Pakistan, quelli originali di Abdus Salam, i suoi manoscritti e gli archivi fotografici dal 1920 al 1990. «Per restituire la ricchezza dell’esperienza umana e scientifica di Salam – precisa Mussardo -, abbiamo ripercorso alcune tappe significative del suo viaggio, portando le nostre telecamere in diversi luoghi che hanno avuto un ruolo significativo nella sua vita: come Cambridge, Londra, Stanford e Trieste».

Proprio a Trieste, il fisico pakistano ha lasciato un segno tangibile della sua lungimiranza creando importanti istituzioni: l’Ictp,  l'Accademia delle scienze per i paesi in via di sviluppo (Twas) e il Centro Internazionale per la scienza e l’alta tecnologia (Ics Unido).       

Nella convinzione, infatti, che il pensiero scientifico fosse patrimonio comune dell'umanità e che la scienza potesse curare le ingiustizie che dividono i paesi ricchi da quelli poveri, Salam ha dato un contributo prezioso alla diffusione della scienza nei paesi del terzo mondo. «La sua idea – spiega Mussardo - era che i migliori e i più brillanti scienziati provenienti dai paesi in via di sviluppo non dovessero perdersi per mancanza di opportunità. Convinzione che si è poi concretizzata, nel 1964, con la creazione dell'Ictp».

Il documentario è prodotto dal Centro Internazionale di Fisica Teorica «Abdus Salam», dall’Accademia delle scienze per i paesi in via di sviluppo, dal Consorzio per la Fisica Trieste e da Pilgrim Film. Il trailer può essere scaricato dal sito http://people.sissa.it~mussardo/ oppure dal sito http://salam.ictp.it/