29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Roger Waters a Milano tra passato e presente

Il re-make di «The Wall» conquista il Forum di Assago

Ieri sera la prima delle sei date che Milano del colossale show, per il quale si è già registrato il «sold out»

MILANO - Successo per il riallestimento live del capolavoro dei Pink Floyd, in commemorazione del trentesimo anniversario dall'uscita ufficiale dell'album. Ieri sera la prima delle sei date che Milano ha voluto dedicare al tributo del colossale show, per il quale si è già registrato il «sold out».

UN MURO DI 743 MQ - Fuochi d'artificio, figuranti in divisa, bandiere e suoni bellici hanno accompagnato il trionfale ingresso sul palcoscenico di Roger Waters, co-fondatore e genio creativo della rock band britannica. Il 67enne bassista del gruppo, che ha fatto la sua comparsa esibendo il consueto mantello nero ed una fascia rossa al braccio, a mo' di divisa militare, ha salutato la folla mentre, alle sue spalle, si erigeva, mattone dopo mattone, un grande muro di 743 metri quadrati.

PUBBLICO IN DELIRIO - Waters, attraverso le musiche dell'album più venduto di tutti i tempi, ha inteso ripercorrere la storia di Pink, per certi aspetti autobiografica, che evoca la volontà di celarsi dietro ad un muro psicologico per sfuggire a qualcosa di veramente negativo: la morte di un genitore, una scuola troppo autoritaria o l'alienante vita da rock star. Oggi come trent'anni fa, «The Wall» abbraccia innumerevoli significati: la Seconda Guerra Mondiale, i recenti scontri in Medio oriente, le barriere culturale, la lotta per la libertà e, primo fra tutti, l'incomunicabilita' che caratterizza il mondo odierno. Atmosfere drammatiche si sono alternate a toni violenti, mandando in delirio il pubblico per il mix di effetti visivi e potenza sonora. Si replica questa sera, lunedì e martedì prossimi ed il 6 e 7 luglio.