11 dicembre 2024
Aggiornato 13:30
Musica italiana

Jovanotti: canzone all'Italia? Ci ho provato ma non arriva

«Mi sarebbe piaciuto, la riservo per il futuro. A me piace il tempo che passa, per questo uso sempre la mia faccia come copertina dei dischi»

ROMA - «Mi sarebbe piaciuto dedicare una canzone all'Italia, ci ho provato in tutti i dischi ma non è mai arrivata. La riservo per il futuro, arriverà prima o poi, in fondo l'Italia è un paese giovane: 150 anni non sono tanti, sono due nonni miei messi in fila... Pochi se pensate che il Colosseo ne ha duemila». Lo ha rivelato Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti ai microfoni di Nostress, il programma di Radio 2 condotto da Max Cervelli, Nicoletta Simeone e Joe Violanti in onda alle 6 del mattino. A partire da lunedì, per una settimana, sarà l'artista toscano a dare il buongiorno agli ascoltatori di Radio 2 con i suoi racconti e avventure «e sarà un piacere - afferma - perché mi piace tanto dire 'buongiorno', ha una sua forza terapeutica, fa bene».

Jovanotti ammette di avere «una passione per L'Italiano di Toto Cutugno, mi è sempre piaciuta, sia la musica sia il testo, ma la canzone che unisce l'Italia è Azzurro, e anche L'ombelico del mondo». In tavola ad unire il belpaese secondo il cantante «il vino, anzi il vino rosso, che per me è un alimento. Soprattutto, consiglio quello prodotto da Albano, una prelibatezza» . Se si parla di belle donne «la classica bellezza mediterranea, quella simbolo del nostro Paese, potrebbe essere Monica Bellucci, ma anche Sophia Loren. Intellettualmente direi la regista Emma Dante» . Nello sport invece «il mio mito sportivo è Valentino Rossi, un pilota con un manico pazzesco, di un'intelligenza e capacità di concentrazione incredibile. Valentino è strategico e si diverte, anche con un motorino. E' come veder suonare la chitarra a Jimi Hendrix».

Il 25 gennaio Lorenzo Cherubini ha pubblicato Ora, il suo ultimo lavoro: «Che cos'altro abbiamo se non la possibilità di celebrare l'Ora? Rivolgersi al futuro con fare speranzoso non sempre funziona, mentre affrontare l'Ora con un atteggiamento positivo, paga. A me è successo e racconto questa esperienza». Per Jovanotti in questo ultimo album «c'è la mia visione della musica. Si balla parecchio ma c'è anche il romanticismo. E si ballerà molto anche nei concerti. Ballare è necessario, quando il corpo risponde positivamente, le cose si allineano». E non sembra spaventato dallo scorrere del tempo: «A me piace il tempo che passa, per questo uso sempre la mia faccia come copertina dei dischi, perché dalla mia faccia vedo il suo scorrere. Quando avrò ottant'anni - conclude - metteremo tutti i dischi in fila e faremo un'istallazione».