6 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Cinema

Kim Rossi Stuart: Vallanzasca oggi farebbe l'attore

Così l'attore a proposito del criminale che interpreta nel film «Vallanzasca-Gli angeli del male»: è un istrione, il carcere lo ha trasformato in un filosofo

ROMA - «Credo che avrebbe potuto far l'attore, perché è un vero istrione». Così Kim Rossi Stuart a proposito del criminale che interpreta nel film Vallanzasca-Gli angeli del male, nelle sale dal 21 gennaio. «Sembra viaggiare sull'istinto e sulla superficie delle cose, poi, invece, gli parli e vedi quanto è capace di razionalizzare e approfondire gli argomenti, soprattutto quando difende 'la sua etica'. Il carcere, in qualche modo, lo ha trasformato in un filosofo». L'attore infatti ha raccontato nell'intervista al settimanale Gioia, in edicola domani, che per calarsi nei panni del bandito ha incontrato più volte Renato Vallanzasca.

«Abbiamo passato assieme diversi pomeriggi. È un uomo complesso, con qualcosa di misterioso, una persona con una vita così incredibile che non puoi impoverire dicendo semplicemente: mi è simpatico o antipatico. Ed è anche sbagliato cadere nel tranello di prenderne o non prenderne le difese. Ho cercato di capire come un uomo intelligente, vitale e brillante, perché lo è, sia arrivato a compiere gesti così estremi. Difficile svelare il mistero di una vita, lui racconta volentieri il passato e gli aneddoti, ma sulle motivazioni più intime è molto chiuso. Credo che la sua ferita originaria, chiamiamola così, sia coincisa con il suicidio del fratello: guardando le sue foto private, tantissime, ho notato che da quel momento il suo sguardo è cambiato».

E sulla possibilità di un'alternativa al carcere dice: «Una ricettina ce l'ho: e se provassimo a cambiare la società? Quando lo dico, i miei amici mi prendono in giro. Mi dicono di non fare l'ingenuo. Ma io insisto, da anni. Dovremmo indire un referendum che impone a chi ci governa di liberarsi di tutti i beni materiali. In questo modo - conclude l'attore - avremmo ai vertici persone che non hanno interessi da difendere, ma affrontano la politica come una missione».