29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
CINEMA

Angelina Jolie è Cleopatra non per il naso ma per gli occhi dal taglio felino

E se gli occhi non basteranno ad ammaliare gli spettatori, il regista forse recupererà terreno con ingressi trionfali a Roma e scontri ad Azio in 3D

Quante volte avrete sentito parlare del naso di Cleopatra apprendendo che ce l’aveva vistoso e aquilino. Ma poi nei vari film intitolati alla regina d’Egitto non c’è stato mai un riscontro da parte delle protagoniste a questa storia del naso cospicuo. Anzi abbiamo avuto Cleopatre cinematografiche con piccoli e meravigliosi nasini. Uno per tutti quello di Elizabeth Taylor. Ed allora cos’è che contraddistingue veramente Cleopatra così come viene raffigurata nei film?

Il fatto che il produttore hollywoodiano di blockbuster Scott Rudin abbia appena comprato i diritti della biografia di Stacy Schiff «Cleopatra: A Life», per trarne un film che avrà come protagonista Angelina Jolie, fa dire agli esperti che sono gli occhi dal taglio felino e dall'espressione appassionata e crudele, il motivo dominante di tutte le pellicole su Cleopatra VII, che è poi l'unica Cleopatra della storia celebrata sugli schermi. In effetti nel 1917 per il ruolo della regina d’Egitto fu scelta Theda Bara che aveva occhi mortiferi e neri, Claudette Colbert nel 1937 li possedeva languidissimi e dalle ciglia arcuate , fino alle iridi viola di Elizabeth Taylor nel 1963 e a quelle, stando ai programmi, di Angelina Jolie del 2011 che appare perfetta come virago dell'antichità, come ha dimostrato interpretando nel 2004 la madre perversa di Alexander nel film di Oliver Stone. Dove fra l'altro le sue mani maneggiavano già serpenti.

E se gli occhi di Angelina non basteranno ad ammaliare gli spettatori, il regista forse recupererà terreno con ingressi trionfali a Roma e scontri ad Azio in 3D che faranno sbiadire quel povero volo di colombi dalla piramide che a Mankiewicz sarà sembrato irresistibilmente regale Pare inoltre che per la parte di Marco Antonio verrà scritturato Brad Pitt per ripetere così l’alchimia sul set che già fu di Richard Burton e Liz Taylor.