25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Intervista al settimanale «Oggi»

Morgan: preferirei morire piuttosto che perdere mia figlia

Il cantante: «Non mi drogo più, nessuno può togliermela: è tutta la mia vita»

ROMA - «Non mi drogo più. E nessuno può togliermi mia figlia». Dalla casa-studio di Monza, dove è ancora convalescente per un'operazione alle corde vocali e continua a scrivere canzoni, Morgan replica all'attacco dell'ex compagna Asia Argento che davanti al giudice lo ha definito «padre inaffidabile, fragile, assente, un tossico».

«Sono forte, più forte di prima. Perché ora ho un motivo in più per star bene e combattere: mia figlia Anna Lou. Nessuno può portarmela via. Non conosco le motivazioni che stanno dietro il gesto di Asia, - spiega il cantante in un'intervista al settimanale Oggi - ma mancano assolutamente i presupposti. Io sono molto legato a mia figlia e lei è molto legata a me. Ci conosciamo bene e siamo confidenti, in modo naturale. Ultimamente Asia mi ha impedito di vederla, senza spiegazioni. E allora va bene, che i giudici facciano il loro lavoro: io non ho niente da nascondere. Preferirei morire piuttosto che vedermi privare per sentenza del mio essere padre. Anna Lou è tutta la mia vita».

E sui suoi problemi di droga chiarisce: «La droga ormai appartiene al passato. Mi sono curato in una casa di cura inglese, sto seguendo il programma della Narcotici Anonimi, mi sono affidato a medici e psicologi. Sono in via di risalita. Anche con la depressione, che prima cercavo di risolvere in modo sbagliato. Non ho timori - prosegue - posso fornire tutte le garanzie e i certificati medici. Sono a disposizione di giudici e periti».
«Anna Lou mi fa felice e io voglio renderla felice. I genitori - conclude Morgan - sono per un figlio come l'acqua e il sole per la pianta: se mancano, la pianta appassisce».