28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Al Festival di Roma presentato il film «La siciliana ribelle»

In Sicilia nascerà industria del Cinema

Lo ha dichiarato l'assessore regionale ai beni culturali Antonello Antinoro, intervenendo alla conferenza stampa che si è svolta oggi presso l'Auditorium

«Stiamo investendo grandi risorse sul cinema, ritenendo la Sicilia una location ideale per le produzioni cinematografiche sia dal punto di vista paesaggistico e storico sia per le professionalità presenti nell’isola». Lo ha dichiarato l'assessore regionale ai beni culturali Antonello Antinoro, intervenendo alla conferenza stampa che si è svolta oggi presso l'auditorium di Roma in cui e' stato presentato il film » La siciliana ribelle», del regista palermitano Marco Amenta, che racconta la drammatica vicenda di Rita Atria.

L'opera, in concorso presso il festival, e' stata realizzata con il sostegno dell'Assessorato Beni Culturali della Regione siciliana e dei ministeri dell’ Economia e dei Beni culturali, attraverso le risorse dell'accordo di programma quadro «sensi contemporanei».
A distribuirlo sarà l’istituto Luce. «Dopo la messa in onda sulla Rai - ha continuato Antinoro- della fiction Agrodolce, interamente girata in Sicilia, oggi presentiamo, nel corso del Festival di Roma, un film di un regista palermitano che ripercorre la vita e il coraggio di Rita Atria, divenuta simbolo della legalità e della lotta alla mafia. Rispetto ai tanti film di mafia, l’eroe non sarà il boss che spesso è il protagonista delle produzioni; qui l’eroina è una ragazza di 17 anni che, cresciuta all’interno di una famiglia mafiosa, ha deciso di ribellarsi apertamente all’organizzazione criminale, raccontando tutta la verità.Il contributo della Regione siciliana nella produzione del film si inserisce in una più ampia azione di crescita e sviluppo del settore cinematografico in Sicilia. Tutto ciò ha permesso di scoprire e valorizzare le giovani figure professionali presenti sul territorio e crescere quelle già esistenti.

«L’obiettivo prefissato è ambizioso- ha sottolineato l’assessore- e con questa consapevolezza sto compiendo uno sforzo notevole, affrontando inefficienze di sistema che devono essere corrette, migliorando la qualità e ricercando professionalità che abbiano, come motivo fondante del loro operato, quello di essere al servizio non di se stessi ma della Sicilia. Questo lo spirito con cui, da neo assessore ai Beni Culturali, ho sbloccato, dopo un anno e mezzo di attesa, il finanziamento regionale in favore della produzione della soap «Agrodolce» firmata Rai».

«Per conseguire progetti ambiziosi, infatti, non si può temporeggiare ma è necessario agire con tempestività- ha aggiunto Antinoro- soprattutto in una terra meravigliosa come la Sicilia, che sta sempre più diventando un luogo di richiamo a livello internazionale sia per le sue ineguagliabili bellezze artistiche e paesaggistico- ambientali, sia per le professionalità e le competenze esistenti nell’isola».