29 marzo 2024
Aggiornato 00:00
Sanità

Guasto all'angiografo, dirottati al Maria Vittoria i pazienti dell'ospedale San Giovanni Bosco

Oggi il problema potrebbe essere risolto con l'arrivo del pezzo di ricambio per il delicato macchinario utilizzato nel reparto di Emodinamica. Polemica da parte di alcuni consiglieri regionali

TORINO - Da due giorni, da martedì 7 agosto, l'angiografo dell'ospedale San Giovanni Bosco è fuori uso. Un problema che potrebbe già essere risolto in giornata con l'arrivo di un pezzo di ricambio, ma che ha causato qualche polemica per l'impossibilità per i medici di svolgere l'attività quotidiana e il dirottamento dei pazienti al Maria Vittoria. Almeno questo è quello che sostengono i consiglieri regionali di Forza Italia Andrea Tronzano e Andrea Fluttuero (anche capogruppo): "Si tratta di una situazione surreale. Il San Giovanni Bosco ha un solo macchinario di quel tipo. La rottura è avvenuta mentre si operava su un paziente, per fortuna non ci è scappato il morto». Uno dei problemi sarebbe l'avere un solo strumento di questo genere nel reparto di Emodinamica: "Le due emodinamiche sarebbero il minimo necessario per un ospedale di quel tipo. Mi chiedo che tipo di strategia abbiano la Giunta e l'assessore".

DAL SAN GIOVANNI BOSCO - La risposta non è tardata ad arrivare. Oltre all'aver comunicato che in giornata potrebbe arrivare il pezzo di ricambio e quindi risolvere il problema, la Direzione Sanitaria ha anche fatto sapere di aver doverosamente avvertito il 118 e le Direzioni degli altri ospedali dell'impossibilità temporanea ad accettare pazienti per angioplastica primaria. Inoltre la direttrice della Cardiologia, Patrizia Noussan, ha detto che "non vi è stato alcun problema assistenziale ed è già in corso una programmazione che prevede il rinnovamento e il potenziamento delle tecnologie e degli spazi attualmente in uso all'Emodinamica e alla Radiologia interventistica del San Giovanni Bosco".