Il prossimo Salone del Libro sarà in mano al Comune, Appendino: «Non è una scelta politica»
A muovere la decisione di Palazzo Civico sarebbe stata una esigenza tecnica e operativa valutata con la cabina di regia
TORINO - «La scelta di individuare nella Fondazione per la Cultura il soggetto che si occuperà dell’organizzazione della parte culturale ed editoriale del Salone del Libro non è politica» ha fatto sapere la prima cittadina, Chiara Appendino, in merito alla 32esima edizione della kermesse libraria. A muovere la decisione di Palazzo Civico sarebbe stata una esigenza tecnica e operativa valutata con la cabina di regia, che continuerà ad affiancare la Fondazione stessa. L'edizione appena conclusa era stata coordinata dalla Fondazione Circolo del Lettori e dalla Fondazione Cultura, di cui Appendino è presidente.
SALONE DEL LIBRO - «Il Salone del Libro non appartiene alla politica, ma alle istituzioni che rappresentano il territorio e che l’hanno reso un punto di riferimento nel panorama nazionale ed internazionale della cultura» Anche la Regione Piemonte continuerà avere un ruolo centrale nelle gestione, fa sapere Appendino.
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