28 agosto 2025
Aggiornato 10:00
Cronaca

Operata al tunnel carpale, le amputano il braccio: il dramma di una donna di 46 anni

Il sospetto caso di malasanità è avvenuto a Rivoli: la donna, operata in day hospital, ha rischiato la vita. I medici per salvarla le hanno amputato il braccio

TORINO - Entrare in ospedale per un’operazione di routine, trovarsi qualche giorno dopo in pericolo di vita, con un braccio amputato. Ha dell’incredibile quanto accaduto all’ospedale di Rivoli: la protagonista di questa storia tanto assurda quanto triste è Paola Moise, 46 anni, residente a Rivalta.

INTERVENTO E AMPUTAZIONE - La donna entra il 17 maggio 2017 in sala operatoria per un banalissimo intervento al tunnel carpale. L’operazione dura pochissimo, un rapido controllo e le dimissioni. I dolori però sono lancinanti e non accennano a diminuire: alla donna vengono prescritti antibiotici e antidolorifici, ma il braccio continua a fare male. Il 29 maggio, a dodici giorni dall’intervento, Paola viene visitata da un altro ortopedico, che intuisce subito la gravità della situazione: invece che di una semplice infezione, la donna soffre id una fascite necrotizzante, una patologia che può portare anche alla morte. Il trasferimento al Cto è immediato. I medici la operano immediatamente, ma per salvarle la vita sono costretti ad amputarle il braccio.

DENUNCIATO L’OSPEDALE - Oggi, a quasi un anno di distanza, Paola è in grado di raccontare quei giorni da incubo. E’ riuscita a sopravvivere a quanto le è accaduto grazie alla vicinanza dei suoi famigliari e alla sua tenacia, ma la vita le è stata stravolta per sempre. La donna, madre di due ragazze, ha denunciato l’ospedale di Rivoli: il medico che l’ha operata e visitata nei giorni seguenti risulta iscritto nel registro degli indagati con un’accusa pesante: lesioni colpose gravissime.