29 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Strisce blu

Strisce Blu a Nizza Millefonti,  il Comune sospende l'ampliamento nella zona degli ospedali

Nel pomeriggio di oggi, martedì 13 marzo, l’assessora Lapietra e i vertici del Gruppo Torinese Trasporti hanno incontrato presso l'ospedale Molinette, i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Città della Salute di Torino, per discutere il progetto di ampliamento della sosta a pagamento nella zona degli ospedali

TORINO - «Una vittoria del Quartiere» ha commentato così Davide Ricca, presidente della Circoscrizione VIII di Torino, la decisione dell'assessora alla Viabilità Maria Lapietra di riaprire il dialogo in merito all'ampliamento della sosta a pagamento nel quartiere Nizza Millefonti. «Ora l’Assessora apra immediatamente un tavolo di confronto a cui parteciperò personalmente e dove porterò le motivazioni della vostra contrarietà come farò nell’audizione del 21 nella commissione consiliare competente» ha aggiunto Ricca.

STRISCE BLU - Nel pomeriggio di oggi, martedì 13 marzo, l’assessora Lapietra e i vertici del Gruppo Torinese Trasporti hanno incontrato presso l'ospedale Molinette, i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Città della Salute di Torino, per discutere il progetto di ampliamento della sosta a pagamento nella zona degli ospedali. Le parti si incontreranno nuovamente, coinvolgendo anche il presidente e il consiglio della Circoscrizione 8, per individuare una soluzione al problema della sosta e della viabilità nell’area, che possa rispondere al meglio alle diverse necessità di residenti, lavoratori delle strutture ospedaliere, pazienti in cura presso i nosocomi e loro accompagnatori. 

LA PIETRA - «Le politiche della mobilità» ha sottolineato l’assessora Lapietra, «sono difficili da attuare perché, non di rado, le soluzioni proposte incontrano resistenze di tipo pregiudiziale. Però sono convinta che, attraverso la disponibilità di tutti al confronto, abbassando i toni e tenendo durante le discussioni un atteggiamento civile e di rispetto verso gli interlocutori, si possa raggiungere un’intesa positiva per tutte le categorie di cittadini che vivono, lavorano o, comunque, fruiscono dei servizi, pubblici e non, presenti nella zona degli ospedali».