Travolto da una valanga, muore dopo una lunga agonia: Balangero piange Emiliano Versino
Lo scialpinista non si è mai svegliato dal coma: lascia una moglie e una figlia. I famigliari hanno dato il consenso alla donazione degli organi
TORINO - Ha lottato con ogni forza possibile, ma dopo una settimana di agonia il suo cuore ha smesso di battere: Emiliano Versino, 35 anni, è morto la scorsa notte all’ospedale Cto di Torino, dove era ricoverato dallo scorso 4 marzo dopo esser stato travolto da una valanga a Pian Benot, a Usseglio.
CHI ERA EMILIANO VERSINO - I soccorritori lo avevano rianimato per oltre mezz’ora, riuscendo a far ripartire il cuore. Purtroppo però il cervello è rimasto troppo senza ossigeno e lo scialpinista è entrato in coma. Un coma da cui non si è mai risvegliato, fino alla morte. Emiliano Versino, titolare di un’azienda di componentistica per auto a Venaria, la Biver, lascia una moglie e una figlia piccola, residenti a Balangero. I famigliari hanno dato il consenso all’espianto degli organi.
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