Suicidio per amore: 18enne si toglie la vita buttandosi dal balcone, a processo il fidanzato
L'uomo, quarantenne di origini bengalesi, è accusato di istigazione al suicidio
TORINO - Si tolse la vita a diciotto anni per una delusione d'amore e oggi, giovedì 15 febbraio, a due anni di distanza dalla tragedia, si aprirà in Corte d'Assise, a Torino, il processo all'uomo con cui aveva avuto una relazione: l'accusa è di istigazione al suicidio. Un'ipotesi basata essenzialmente sul contenuto di alcuni sms che i due amanti si scambiarono nei venti minuti precedenti alla morte della giovane.
SUICIDIO - La ragazza, di origini bengalesi, nel giugno del 2016 si lanciò dal balcone di casa, al quinto piano di una palazzina di un quartiere popolare della città. Sulle prime si pensò a un incidente o a un malore, ma in seguito i carabinieri svolsero accertamenti sul rapporto della giovane con l'uomo, di circa 40 anni, anche lui di origini bengalesi. Sarebbe stato infatti proprio lui a decidere di troncare il rapporto con la ragazza che non avrebbe preso bene la notizia. Gli sms sono, tradotti in italiano, dimostrerebbero, almeno secondo gli inquirenti, il reato di istigazione. I genitori della ragazza erano presenti all'udienza preliminare ma, a quanto risulta, non si sono ancora costituiti parte civile.
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