8 maggio 2024
Aggiornato 11:00
Via Revello

Ancora amianto nel giardino di via Revello, la riapertura annunciata dall’assessore slitta ancora

In un video di pochi giorni fa l’assessore all’Ambiente Alberto Unia aveva parlato di metà dicembre per la riapertura dell’area verde di via Revello. Ma le analisi hanno trovato traccia di amianto ed è pronta una nuova bonifica

TORINO - «A metà dicembre l’area dovrebbe essere pronta per essere riconsegnata e agibile ai cittadini». Così parlava l’assessore all’Ambiente Alberto Unia solo lo scorso 12 novembre in un video registrato con il consigliere comunale Federico Mensio nell’area della vecchia scuola Casati prima e del centro sociale Gabrio dopo, oggi un luogo chiuso al pubblico. Anzi, per la verità il giardino di via Revello è chiuso da catena e lucchetto dall’ottobre 2013, da quando cioè gli occupanti sono stati fatti sgomberare (si sono spostati in una scuola di via Millio) per iniziare i lavori di bonifica. E proprio quando il lavoro peggiore sembrava essere finito e la riapertura vicina - metà dicembre appunto - arriva la notizia che sposta il fatidico giorno di almeno altri due mesi. Le analisi di cui si attendevano i risultati, quelle relative a serbatoi e agli ultimi controlli effettuati, hanno confermato la presenza di amianto e quindi non si può procedere con il livellamento del terreno e la riapertura del giardino.

NON PRIMA DI GENNAIO - Da settembre si lavorava per poter riaprire l’area verde il prima possibile. Fino a oggi gli operai hanno rimosso i tre serbatoi presenti e, prima ancora, abbattuto i capannoni esistenti relativi alla vecchia scuola. L’esito delle analisi avrebbe dovuto dare il via alla fase successiva e invece c’è un nuovo intoppo e una nuova bonifica da fare. Tradotto, una perdita di tempo che nessuno avrebbe voluto e che fa slittare la riapertura almeno a metà gennaio se non oltre.

IL FUTURO - Le idee non sono ancora chiare sul futuro dell’area di via Revello anche se, a detta di cittadini e consiglieri, la soluzione migliore sarebbe la trasformazione del vecchio centro sociale in un’area verde aperta al pubblico, quindi con l’abbattimento di muri e recinzioni attualmente esistenti. «Decideremo con i tecnici comunali e con i cittadini», ci conferma Mensio del Movimento 5 Stelle, «non sappiamo però ancora se sarà una partecipazione dei residenti in Circoscrizione 3 o se fare partecipare tutti i torinesi». Una decisione importante perché potrebbe essere un precedente per le prossime situazioni simili in città. Per gli aggiornamenti bisognerà attendere almeno ancora due mesi.