«Decidi Torino», le scelte del Comune passano da un sito internet e a votare sono i cittadini
Il portale nascerà a breve prendendo spunto dai progetti spagnoli “Decidim Barcelona” e “Decide Madrid”. A metterlo in pratica l’assessorato all’Innovazione di Paola Pisano
TORINO - Tra i vari assessorati del Comune ce n’è uno che sta lavorando per rivoluzionare la città. E’ quello di Paola Pisano, colei che si occupa, insieme ai suoi tanti e preparati collaboratori, di Progetto Smart City, Innovazione e Materie relative ai sistemi informativi della Città di Torino. Un assessorato che fino a oggi non esisteva, almeno non nei termini in cui li intende la delegata dalla sindaca Chiara Appendino: «Ci sono problematiche sociali e vogliamo aiutare tutti i cittadini sfruttando ciò che la tecnologia offre», ci spiega, «al giorno d’oggi sono tanti i problemi che ci si trova ad affrontare e noi abbiamo il dovere di avere nuovi modelli e dare nuovi strumenti per poter progredire». Sono tanti i progetti dell’assessorato di Paola Pisano in cantiere, alcuni dei quali potranno prendere vita dopo lunghi studi e raccolta di dati. Altri invece, come «Decidi Torino», prendono spunto da grandi città estere e sono pronti per essere provati anche a Torino.
DECIDI TORINO - Il nome dice tutto. O meglio, va spiegato ma si capisce già di cosa si tratta. «Si tratta di un portale», ci spiega l’assessora Pisano, «in cui i cittadini non solo copartecipano alla progettazione delle opere pubbliche ad esempio, ma possono anche proporre alcuni progetti che, se votati dagli altri cittadini, possono essere presi in considerazione dall’amministrazione e realizzati». Una innovazione che prende spunto da quanto è già realtà in Spagna, sia a Barcellona che a Madrid, dove i due progetti si chiamano «Decidim Barcelona» e «Decide Madrid». Il tutto con lo scopo di creare quella partecipazione nelle decisioni di cui il Movimento 5 Stelle si è fatto promotore già in campagna elettorale e che vorrebbe mettere in pratica in primis per la realizzazione della seconda linea della metropolitana e poi, come potrebbe succedere per i giardini di via Revello in corso di bonifica dall’amianto, nel decidere come trasformare un’area e che destinazione d’uso dargli. Il progetto è già in stato avanzato, tanto che il 16 novembre c’è stato un incontro con firma proprio a Madrid.
DOPO TORINO ANCHE ROMA - Non solo Torino, ma anche la Capitale dovrebbe presto avere un sistema di partecipazione attiva per i romani. Va da sé che il fatto che entrambe le amministrazioni siano in mano al Movimento 5 Stelle con Chiara Appandino e Virginia Raggi è un punto comune non da poco. Più lento il lavoro per Roma in cui, oltre alla città che è molto più grande, c’è anche la situazione complessa che vivono da tempo i trasporti, la pulizia delle strade e altri problemi che, nonostante il cambiare delle amministrazioni, i romani continuano a lamentare. E poi chissà che non si facciano avanti altre città.
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