30 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Il mondo di Bea

Funerale di Stefania Fiorentino, la mamma di Bea: domani l'ultimo saluto a «mamma coraggio»

Saranno in tantissimi al funerale di Stefania Fiorentino, la mamma trentacinquenne che nel 2012 aprì una pagina per far conoscere al mondo la malattia rarissima di sua figlia Beatrice

TORINO - L’ultimo saluto a Stefania Fiorentino, la mamma di Beatrice, la bambina affetta da una malattia sconosciuta allo scheletro le cui articolazioni hanno cominciato inspiegabilmente a calcificarsi portando così il suo corpo a irrigidirsi velocemente, sarà dato domani nella chiesa del Santo Volto in via Val della Torre 11 a Torino. In tantissimi saranno presenti al funerale della trentacinquenne che, per far conoscere la storia di sua figlia, aveva creato la pagina «Il mondo di Bea» seguita da quasi 200mila persone. Tutti loro, e non solo, hanno speso tante parole in queste ore per dare un saluto a una delle mamme definite più coraggiose e forti. D’altronde Stefania era proprio così, nonostante il suo male non ha mai smesso di aiutare sua figlia e, grazie anche ai parenti, di far vedere al mondo Beatrice.

ROSARIO - Prima del funerale di domani pomeriggio, sarà celebrato quest’oggi alle 18.30 il rosario per Stefania Fiorentino nella stessa chiesa.

LA LETTERA DELLA SORELLA - Insieme a Stefania, anche la sorella Sara si è occupata negli ultimi cinque anni di aggiornare la pagina «Il mondo di Bea». E’ stata lei a dare la notizia del decesso e a scrivere, a un giorno di distanza, qualche riga su ciò che è stato e ciò che sarà per lei e la sua famiglia. «Oggi è veramente difficile trovare le parole giuste. Questo è uno di quei momenti in cui ovviamente vacilliamo. Essere forti in certe situazioni è tanto complicato, quanto necessario. Ma se ‘la gioia di vivere consiste nell'avere sempre qualcuno da amare e qualcosa da aspettare’, allora so per certo che noi che siamo rimasti qui abbiamo ancora molto da fare, soprattutto per Stefania.
Voglio per prima cosa ringraziare uno ad uno tutti voi per i vostri messaggi»
. E aggiunge: «Anche se ora abbiamo bisogno di essere vulnerabili e di soffrire senza filtri, sappiamo che questo ci aiuterà a ritrovare la carica per concentrarci su Beatrice. Credo che un problema sia sempre una buona occasione per imparare qualcosa, e sono convinta oggi più che mai che mia sorella abbia insegnato molto, a ognuno di noi. Ed è proprio per questo che voglio dirvi che noi non molliamo. Porteremo avanti ogni suo progetto, e non getteremo al vento quello che ha costruito finora. Abbiamo bisogno solo del tempo necessario per ricaricare le pile».2