29 aprile 2024
Aggiornato 06:30
White Whale

La White Whale arriva nelle scuole del torinese: 50 cose belle per arrivare alla felicità

Il sorriso di un amico, un cucchiaio di gelato o l’abbraccio di un nonno. Da una scuola media Moncalieri arriva la risposta della felicita al Blue Whale: «I ragazzi devono riscoprire il piacere delle piccole cose»

MONCALIERI - «I ragazzi devono riscoprire il piacere delle piccole cose». E’ con queste parole che Valeria Fantino, preside delle scuole medie Canonica e Costa di Moncalieri spiega cosa c’è dietro il gioco «White Whale». Sì, avete letto bene. La «Balena Bianca» è la risposta che i professori e gli studenti (circa 550) di questi istituti vogliono dare al «Blue Whale», il tremendo gioco autolesionista arrivato in Italia dalla Russia che spinge i ragazzi a svolgere prove estreme, sino all’atto finale: il suicidio. In questa storia non c’è spazio per la tristezza e l’orrore, a vincere è la vita e la felicità. Quella che ogni ragazzo merita di vivere ogni giorno.

Com'è nata la White Whale, il gioco della felicità
La «White Whale» prevede 50 step verso la felicità. Ogni giorno, per cinquanta giorni, i ragazzi dovranno seguire dei consigli molto semplici ma positivi con il chiaro obiettivo di arrivare alla fine di questo percorso felici. «E’ un gioco, non può risolvere problemi e patologie ma i ragazzi (spesso viziati) hanno bisogno di riscoprire il piacere delle piccole cose» ci confida orgogliosa la preside. L’idea è nata dalla professoressa Valentina Rossi, che durante un’ora buca ha ricevuto la richiesta da parte dei suoi studenti di parlare della «Blue Whale». La professoressa e gli studenti, con l’aiuto dell’insegnante di sostegno Claudia Pinna, si sono inventati il gioco della felicità e quando l’hanno proposto alla preside hanno trovato subito un immediato supporto.

I ragazzi sceglieranno i 50 step verso la felicità
Nella prossime settimane, l’iniziativa partita da questa classe di studenti delle scuole medie verrà estesa a entrambi gli istituti.  Intanto, una circolare è già arrivata in tutte le classi: saranno gli stessi studenti a indicare i 50 gradini della felicità. Basta suggerire una cosa semplice, ma spontanea. Un esempio? Un cucchiaio di Nutella o l’abbraccio di una persona che ci vuole bene. Rimane da valutare se i 50 step verranno divulgati subito tutti insieme o verranno resi noti poco alla volta. Di certo, il gioco della «White Whale» potrà essere seguito su una pagina Facebook che verrà aperta tra due settimane: «Sarebbe bello che tutte le scuole italiane l’adottassero» è l’auspicio della preside. La speranza è che questa splendida iniziativa, partita da una classe nel torinese, possa trovare il consenso e il supporto di tanti altri ragazzi: solo con la partecipazione, la positività e i sorrisi, la felicità sconfiggerà ancora una volta i pensieri cattivi. E allora giochiamo, che la «White Whale» abbia inizio.