28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Metropolitana

Metropolitana, «Masha» è una lumaca: scava 25 centimetri al giorno, lavori in grave ritardo

Partita per realizzare un tunnel di 1880 metri, la talpa ne ha scavati solo 15 in due mesi. Per i commercianti di via Nizza che convivono con il cantiere da 4 anni, oltre il danno la beffa: Infra.To ha ricevuto premi di risultato nonostante il ritardo accumulato

TORINO - Non un Natale felice per i commercianti di via Nizza che da quattro anni (29 novembre 2012) devono convivere con il cantiere per il prolungamento della Linea 1 della Metropolitana: Masha, la talpa che ha il compito di realizzare il tunnel di 2km da Lingotto a piazza Bengasi, è ancora in ritardo. Più che di talpa si può parlare di una vera e propria lumaca in quanto dei 1865 metri previsti, in due mesi ne sono stati scavati solo 15. Sì, avete letto bene. Una cifra ovviamente irrisoria se si considera che la partenza di Masha è avvenuta il 25 ottobre scorso, 59 giorni fa. La talpa viaggia alla media di 0,25 metri al giorno.

Masha incompleta, scavati solo 15 metri
I paradossi di una situazione surreale non sono però finiti qui. La stessa Masha, calata il 16 giugno alla presenza di Piero Fassino, non è ancora assemblata al 100%. La versione che in questi due mesi sta lavorando è infatti lunga solo 60 metri rispetto ai 100 previsti. Il motivo? L’assemblaggio avrebbe dovuto avvenire durante gli scavi, ma avendo la talpa scavato pochissimo non c’è spazio sufficiente per completarla. A dicembre Masha avrebbe dovuto essere estratta dal pozzo terminale di via Sestriere entro dicembre, dopo aver scavato 210 metri, per poi essere riportata in piazza Bengasi, pronta a ripartire a gennaio verso il Lingotto. Per il momento è ferma a 15 metri su 210, il che rende perfettamente l’idea di quanto siano in ritardo i lavori.

Commercianti abbandonati, a Infra.To premio di risultato
Una situazione drammatica per i commercianti della zona, che da quattro anni convivono con polveri, rumori, terra che trema e viabilità chiusa. Tanti negozi sono stati costretti a chiudere, altri a licenziare personale (QUI il nostro servizio). Per ora, nonostante le iniziative di solidarietà promesse nei loro confronti, nulla si è mosso. Gli scavi potrebbero proseguire quindi fino all’estate del 2017, mentre la metropolitana potrebbe entrare in funzione esattamente un anno dopo. Il condizionale, visti i ritardi accumulati, è ovviamente d’obbligo. I negozianti ormai si sentono abbandonati, come ci spiega Giovanni Tantimonaco, titolare di un negozio proprio davanti al cantiere: «Per far vedere che la città era presente in quel tratto potevate mettere almeno un filare di luci, invece niente. Amministrazione, Circoscrizione: qui non si è fatto più vedere e sentire nessuno...». La speranza dei commercianti e residenti è che Masha possa presto tornare a scavare a pieno regime. Oltre agli evidenti danni subiti, dovranno mandare giù anche un’insopportabile beffa: come evidenziato da Alessandro Lupi, consigliere della Circoscrizione 8, Infra.To, azienda che si occupa dei lavori, ha anche incassato 77.694mila euro di premi di risultato.