3 maggio 2024
Aggiornato 08:00
Sanità

Rivoluzione per la Sanità torinese, al via l’unificazione dell’Asl To1 e To2

Approvata la delibera che sancisce l’inizio dell’unificazione delle due Asl. Saitta: «Come tutti i cambiamenti questo è un percorso che crea preoccupazione. Oggi la città è spaccata in due, serve una omogeneizzazione dei servizi»

TORINO - La città di Torino va verso l’unificazione delle Asl To1 e To2. E’ il risultato di un processo delicato che ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, che ha come obiettivo quello di potenziare i servizi, creare valore, individuare i punti del sistema che sono in grado di occuparsi meglio delle prestazioni: in poche parole, «si tratta di migliorare la qualità dei servizi». «Come tutti i cambiamenti questo è un percorso che crea preoccupazione», ha spiegato Saitta durante la presentazione della delibera approvata dal Consiglio regionale, «oggi la città è spaccata in due, serve una omogeneizzazione dei servizi.

La nuova Asl si chiamerà "Città di Torino"
La nuova Asl, che è stato deciso che si chiamerà «Città di Torino», sarà attiva dal primo gennaio 2017. Per giugno invece sarà redatto l’atto aziendale della nuova struttura unica e sarà oggetto di un percorso di valutazione condiviso con il Comune e con le Circoscrizioni di Torino. «Altre Regioni stanno procedendo o hanno proceduto nella stessa direzione», ha evidenziato l’assessore alla Sanità, «ma non sempre gli obiettivi di carattere sanitario sono stati chiari quando si è agito. Per questo la Giunta Chiamparino intende procedere partendo prima dagli obiettivi di salute». L’unificazione è il primo tassello di carattere burocratico al quale seguirà una proposta, sulla quale si avvierà poi la discussione politica. L’approvazione già avvenuta della delibera consente di far partire la discussione in Commissione e in Consiglio in modo da mettere in campo un processo che sia il più condiviso possibile.

Protestano i Cinque Stelle: «Non c’è un progetto chiaro»
Parlano di progetto poco chiaro i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. «L'accorpamento tra Asl To1 e Asl To2 è stato deciso e pianificato nelle segrete stanze della Giunta», accusano in primis Davide Bono, Giorgio Bertola e Stefania Batzella, »
restano molti dubbi sul mantenimento dell'offerta sanitaria omogenea sul territorio e sulla salvaguardia dei profili professionali dei dipendenti delle Asl in seguito all'accorpamento. Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno, approvato all'unanimità, in cui chiediamo di istituire un tavolo di coordinamento sindacale aziendale che possa prendere in carico le problematiche derivanti dal riaccorpamento, mantenendo o addirittura potenziando i servizi sanitari. Resteremo vigili», concludono, «affinché la fusione non comporti penalizzazioni per i cittadini torinesi, a fronte di risparmi esigui e poco chiari».